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JUKEBOX GRIGIOROSSO. IL VIDEO

Cremonese-Reggiana, una giornata uggiosa che toglie il sonno a Stroppa

L'allenatore aveva dei dubbi di formazione. Qualcuno imposto dalle assenze in difesa, qualche altro dettato dal sovraffollamento di candidature per l’attacco

Giovanni Ratti

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redazione@laprovincia.it

11 Febbraio 2024 - 12:04

CREMONA - Certo che sabato ce l’ha messa proprio tutta, per guadagnarsi l’etichetta di giornata uggiosa. E non solo perché pioveva e tirava vento. Per il tifoso grigiorosso è stata la classica giornata che ti mette la luna di traverso. Prima volta da tre mesi che non vinci in casa, prima volta che non fai il pieno nell’anno nuovo, primo gol incassato dopo quattro percorsi netti; la concorrenza che ti mangia due punti, il Como che ti toglie l’esclusiva del secondo posto, il Giudice che ti toglierà Johnsen per Ascoli.

Il tutto contro una Reggiana che senza inventarsi niente di speciale ti costringe a rincorrerla per evitare almeno di perdere. E con il ghigno beffardo della sorte che prima ti illude di aver completato la rimonta con il bellissimo gol di Falletti, salvo gelarti con la sentenza del Var.

La Cremo paga anzitutto la scarsa capacità di tramutare le occasioni in gol, peccato veniale finché di gol non ne prendi, ma che ti presenta il conto salato appena si rompe l’incantesimo. Per il resto inciampi in un portiere sveglio come Bardi, in Gondo ex che non ti fa gol ma fa un salvataggio che vale come un gol, e come detto nel Var che pesca un fallo che era scappato come un bel po’ di altra roba a Fabbri.

Ma non è stata solo la forza del destino a frenare la Cremo. Stroppa aveva dei dubbi di formazione. Qualcuno imposto dalle assenze in difesa, qualche altro dettato dal sovraffollamento di candidature per l’attacco. Fra Vazquez, Johnsen, Falletti e Zanimacchia, a uno toccava la panchina, e la pagliuzza corta l’ha pescata Luca. Di solito, dire che un allenatore azzecca i cambi sottintende che non aveva azzeccato la formazione iniziale. E Stroppa l’ha indovinata quando ha inserito Zanimacchia, che ha mandato in gol Coda.

Ma il resto del pomeriggio è inzuppato di dubbi. Vazquez ha pescato una di quelle giornate in cui il suo genio gli dà buca, Johnsen ha fatto qualche graffio ma poi è scivolato ai margini. Zanimacchia ha dato equilibrio alla manovra, poi Stroppa ha provato a dare un’ulteriore sterzata, forse troppo tardi ma non lo sapremo mai perché il rosso a Johnsen ha chiuso la partita.

Stroppa ci deve fare il callo, di dubbi ne avrà tanti da qui a maggio; per Ascoli uno glielo toglierà il Giudice Sportivo, ma presto dovrà scegliere, e dovrà anche fare della concorrenza interna una risorsa e non un problema. La scommessa è dare spazio agli uomini di qualità senza intaccare gli equilibri tattici. Per lui roba da perderci il sonno. Per noi un’ottima ragione per non invidiare chi di mestiere fa l’allenatore.

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