L'ANALISI
SESTO: LA STORIA
09 Luglio 2024 - 05:20
SESTO - Storia di una cagnolina che allattava il suo amico micetto. Potrebbe essere il titolo di una bella favola per bambini e invece è cronaca vera. La racconta Ilaria Somenzi, ‘padrona’ di Sally, incrocio tra un bassotto e un Corgi. Ilaria vive nella sua villetta di viale Matteotti dove con il compagno Marcello è testimone oculare di questa singolare storia d’ amore e istinto materno tra quattro zampe di specie diversa. Perché la natura sorprende e insegna sempre.
«Il gatto – racconta Ilaria - l’ho trovato nel mio giardino qualche settimana fa, ho sentito miagolare forte e come ho aperto la porta me lo sono trovata di fronte che mi guardava e voleva entrare in casa e sono rimasta sorpresa, non me l’aspettavo; all’inizio io non lo volevo perché non sono abituata ad avere gatti, non so gestirli e per di più ho già un cane, ma l’ho accolto comunque». E siccome Ilaria ha il cuore tenero e ama gli animali ha portato il gattino dal veterinario.
«L’ha curato per i parassiti e il raffreddore provocato da congestioni e renite – continua Ilaria –, poi sono passati i giorni e lui si è affezionato a noi e noi a lui, ma soprattutto si è creato un rapporto bellissimo con la Sally che all’inizio lo ignorava, poi ha capito probabilmente che aveva bisogno e vedeva in lei una mamma, così il gattino ha cominciato a voler succhiare il seno e lei ha lasciato fare e quando succede noi assistiamo con emozione a questo vero e proprio spettacolo». Ilaria e hanno chiamato il trovatello Carrito. «Per ricordare l’orso investito in Abruzzo – precisa la padrona - il figlio di Amarena».
Anche Sally ha una storia triste alle spalle. «Lei è arrivata dal canile di Latina dieci anni fa, sappiamo solo che è stata tolta ad un energumeno che la sfruttava solo per le cucciolate; ha un carattere dolce, una vera e propria mammina, mentre la Bibi, il cane che avevamo prima, era molto diversa: lei era piuttosto autoritaria e stava sempre sulle sue, anche se quella volta che sono venuti i ladri a casa nostra li ha fatti scappare abbaiando in continuazione». Conclude Ilaria: «Gli animali vanno sempre rispettati, loro sono eterni bambini non ci tradiscono e non ci abbandonano nel momento del bisogno e l’uomo deve fare lo stesso perché abbandonarli al loro destino è come ucciderli in tutti i sensi e ricordiamoci che noi abbiamo gli amici, loro hanno solo noi».
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