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Grigiorossi a tutta birra: dopo l’estate da sogno arriva l’esame Bentegodi

Tra record, nuovi arrivi e l’attesa per Vardy, la Cremonese di Nicola non ha tempo per picnic: a Verona e contro il Parma servono punti per allungare la festa

Giovanni Ratti

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redazione@laprovincia.it

14 Settembre 2025 - 11:47

CREMONA - L’estate sta finendo. Peccato perché fin qui è stata l’estate più divertente da un pezzo a questa parte, almeno sul piano calcistico. La notte del Picco glicemico era tecnicamente ancora primavera, ma poi… che estate da sogno. Sei punti in due partite, roba che in Serie A non ci succedeva da un secolo. Poi nella sosta è finito il mercato, e anche lì ci siamo divertiti.

Nicola poteva già contare su un collettivo con le spalle larghe e le idee chiare. Adesso ha anche Jamie Vardy, non proprio un tipo qualunque, dato che per dirne una a ventinove anni aveva già scritto la sua autobiografia. Poi c’è anche un pizzico di mistero, con nuovi arrivi – dalla punta Moumbagna al fantasista Sarmiento - che devono dimostrare sul campo di valere il sacrificio di chi ha lasciato loro il posto.

A proposito, lasciatemi salutare il Casta, che avrebbe meritato di passare al Cesena non così alla chetichella, dopo sette stagioni di onoratissimo servizio. E non dimentichiamo così in fretta chi per ora ha perso il posto e basta, da De Luca al quale non sono bastati i gol decisivi con Spezia e Sassuolo, a Sernicola. E’ il calcio di adesso, bellezza. O bruttezza. Ma adesso la parola d’ordine è finire l’estate per bene. Per farlo ci sono due missioni da compiere, il Bentegodi e il Parma allo Zini. L’Hellas ha pareggiato a Udine, suscitando qualche speranza, ma poi le ha prese di santa ragione dalla Lazio. Ora debutta al Bentegodi, circondata da più o meno cauto pessimismo. Zanetti lavora in silenzio, e proprio questo deve far rizzare le antenne.

Nicola è troppo scafato per pensare di andare a Verona a fare picnic. Occhio in particolare alla coppia d’attacco, il brasiliano Giovane e Orban, che per fortuna è nigeriano e non ungherese altrimenti metterebbe il veto alla vittoria grigiorossa. Al momento in cui registro pare sicuro l’arrivo in gialloblù dello svincolato Gagliardini, uno da tenere d’occhio sui calci piazzati.

Per Nicola al momento l’unico possibile malessere è l’imbarazzo della scelta, speriamo che i suoi ragazzi gli preparino una bella tisana a base di punti. Quanto alla formazione, io penso che Nicola pensi di non mandare all’aria una squadra che sta facendo benone. Mi aspetto Vardy in panchina, insieme a tanti altri ragazzi che stanno già dimostrando di aver capito che le partite ormai si giocano in sedici. L’esempio è Floriani, che entrando nel finale ha ribaltato il Sassuolo. Certo gli occhi grigiorossi si divideranno fra campo e panchina, per spiare i movimenti di Vardy. Inevitabile, con uno di cotanta fama. Però Jamie stia sereno, il tifoso grigorosso è uno che ha pretese sobrie. Per esempio sappiamo che Vardy ha il record di aver fatto gol in undici partite di campionato consecutive. Ora, nessuno di noi pretende che migliori il record. Ci potremmo accontentare di record eguagliato.

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