L'ANALISI
28 Luglio 2022 - 17:51
CREMONA - Questa volta, il livello del Po è salito davvero e anche senza chiamare in causa le stazioni di rilevamento idrometrico (che comunque ieri hanno attestato un -8,08 al vecchio ponte in ferro) basta passeggiare lungo le rive per rendersene conto: la secca ancora si nota, ma gli spiaggioni risultano ridotti rispetto ai giorni scorsi. Sono infatti oltre 40 i centimetri regalati dagli ultimi temporali, con la possibilità che gli effetti della pioggia caduta nelle regioni a monte possano farsi sentire ulteriormente nelle prossime ore. Per la prima volta dopo quasi un mese, la colonnina dell’Aipo è anche tornata a segnare un livello migliore rispetto ai canonici –8 metri: nella tarda serata di ieri è stato registrato un -7,95.
Una boccata d’ossigeno, ma che non deve illudere. Non è infatti abbastanza, ad esempio, per garantire la riapertura della centrale idroelettrica di Enel Green Power a Isola Serafini di Monticelli d’Ongina. Dalla società fanno sapere che «al momento l’incremento della portata in ingresso al bacino non è ancora sufficiente al riavvio dell’impianto, ma la situazione è costantemente monitorata e non appena ci saranno le giuste condizioni di portata la centrale verrà riavviata». Lo stop sta andando avanti dallo scorso 16 giugno e si tratta di un provvedimento storico, legato appunto ad una portata notevolmente al di sotto di quella minima (200-250 metri cubi al secondo) che garantirebbe l’azionamento delle turbine almeno per una produzione ridotta.
Secondo gli ultimi rilevamenti nel Piacentino la portata si aggira attorno ai 130-150 metri cubi al secondo. Nel frattempo ieri è stato deciso il rilascio di ulteriori 700 mila metri cubi d’acqua dalla diga del Brugneto, che andranno a vantaggio del torrente Trebbia e di conseguenza del Po. L’annuncio è arrivato dalla Regione Liguria ma di fatto andrà a vantaggio del territorio piacentino.
Non sono ancora arrivate informazioni, invece, sul ripristino dei passaggi nella preavanconca di Cremona: il transito è sospeso dall’11 luglio in seguito al cedimento della parete sinistra e sarebbero ancora in corso gli accertamenti di Aipo finalizzati a stabilire le cause e soprattutto finalizzati ad un ripristino della struttura. Va detto, comunque, che al di là di questo cedimento i passaggi erano di fatto fermi da settimane, proprio a causa del basso livello del fiume.
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