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Con gli Italian Jazz Players

I grandi successi natalizi nel disco di Mario Biondi ''Mario Christmas''

Nel brano di chiusura del cd è accompagnato dagli Earth Wind & Fire

Claudia Fascia

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lromani@laprovinciadicremona.it

27 Novembre 2013 - 17:57

I grandi successi natalizi nel disco di Mario Biondi ''Mario Christmas''

 

Manca un mese esatto
a Natale, ma gli auguri cominciano
ad arrivare. Anche
cantati, come quelli di Mario
Biondi ai suoi fan. Il crooner
catanese, reduce dal sold out
di domenica sera all’Auditorium
di Roma che ha aperto il
tour teatrale invernale che lo
terrà impegnato per tutto dicembre,
cedendo alle richieste
dei fan, torna con Mario
Christmas (Sony Music, disponibile
da oggi), un album che
giocando sul nome del cantate,
racchiude la magia del Natale.
«E’ un disco meraviglioso,
natalizio, pieno di energia e
solarità — racconta il cantante,
conosciuto a livello internazionale
e apprezzato dagli
Stati Uniti al Giappone —. Ci
sono diversi colori, diversi sapori.
E c’è sicuramente l’energia
suonata di musicisti meravigliosi
come sono gli Italian
Jazz Players. E poi è un pò strano...
dentro c’è anche un brano
di samba». Un mix di sonorità
e di tradizioni, impastate alla
perfezione dalla sua voce unica,
profonda e calda, che gioca
tra i ritmi del soul e del jazz.
Undici i brani che compongono
«Mario Christmas: nove
classici rivisti e reinterpretati
da Biondi, più due inediti (My
Christmas Baby (The Sweetest
Gift) e Dreaming Land. «Sono
contento del risultato che abbiamo
ottenuto, è un disco piacevole.
E mi dispiace quasi che
sia «solo» natalizio e che avrà
quindi una vita limitata. Anche
se si potrà riproporre negli
anni. Un pò come i peperoni»,
scherza da dietro i suoi occhiali
scuri, definendosi con ironia
«unico e modesto». Oltre agli
irrinunciabili Let it Snow, Have
yourself a Merry Little Christmas
o White Christmas, spicca
una inattesa e sorprendente
versione del successo anni
Ottanta degli WhamLast Christmas.
«Ha sorpreso un po’ anche
me. All’inizio non l’avevo
presa in considerazione —
confessa Biondi —. Ma poi invece,
dopo un lungo lavoro di
ricerca, l’abbiamo utilizzata
tirandone fuori una versione
parafrasata di This is What
you are. Qualcosa manca e
qualcosa c’è, ma è una selezione
in cui mi ritrovo, mi riconosco.
E con la quale è stato bello
anche affrontare qualche sfida
come God Rest Ye Merry
Gentlemen, un brano che risale
al XV-XVI secolo, che diventa
quasi progressive».A chiudere
il cd è il duetto con gli Earth
Wind & Fire in After the
Love has Gone.
Manca poco a Natale, ma gli auguri cominciano ad arrivare. Anche cantati, come quelli di Mario Biondi ai suoi fan. Il crooner catanese, reduce dal sold out all’Auditorium di Roma che ha aperto il tour teatrale invernale che lo terrà impegnato per tutto dicembre, cedendo alle richieste dei fan, torna con Mario Christmas (Sony Music), un album che giocando sul nome del cantate, racchiude la magia del Natale. «E’ un disco meraviglioso, natalizio, pieno di energia e solarità — racconta il cantante, conosciuto a livello internazionale e apprezzato dagli Stati Uniti al Giappone —. Ci sono diversi colori, diversi sapori. E c’è sicuramente l’energia suonata di musicisti meravigliosi come sono gli Italian Jazz Players. E poi è un po' strano... dentro c’è anche un brano di samba». Un mix di sonorità e di tradizioni, impastate alla perfezione dalla sua voce unica, profonda e calda, che giocatra i ritmi del soul e del jazz. Undici i brani che compongono «Mario Christmas: nove classici rivisti e reinterpretati da Biondi, più due inediti (My Christmas Baby, The Sweetest Gift) e Dreaming Land. «Sono contento del risultato che abbiamo ottenuto, è un disco piacevole. E mi dispiace quasi che sia «solo» natalizio e che avrà quindi una vita limitata. Anche se si potrà riproporre negli anni. Un po' come i peperoni», scherza da dietro i suoi occhiali scuri, definendosi con ironia «unico e modesto». Oltre agli irrinunciabili Let it Snow, Haveyourself a Merry Little Christmas o White Christmas, spicca una inattesa e sorprendente versione del successo anni Ottanta degli Wham Last Christmas. «Ha sorpreso un po’ anche me. All’inizio non l’avevo presa in considerazione —confessa Biondi —. Ma poi invece, dopo un lungo lavoro di ricerca, l’abbiamo utilizzata tirandone fuori una versione parafrasata di This is What you are. Qualcosa manca e qualcosa c’è, ma è una selezione in cui mi ritrovo, mi riconosco. E con la quale è stato bello anche affrontare qualche sfida come God Rest Ye Merry Gentlemen, un brano che risale al XV-XVI secolo, che diventa quasi progressive». A chiudere il cd è il duetto con gli Earth Wind & Fire in After theLove has Gone.

 

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