Gabriele Duranti, virtuoso della tastiera di soli 13 anni
dal26.09.2013 - 00:00
al06.10.2013 - 00:00
CREMA — Un filo di note che si dipana da trent’anni e che ha portato lungo il Serio giovani talenti della tastiera in molti casi diventati concertisti di chiara fama. Festeggia il trentennale il Festival pianistico internazionale Mario Ghislandi, la rassegna nata per ricordare il talento di Mario Ghislandi, promettente musicista cremasco scomparso nel 1965 a soli 25 anni. La celebrazione avviene con la giusta enfasi e con un cartellone che si proietta nel futuro guardando al passato. I tre concerti — tutti con inizio alle 21 e ingresso libero — portano infatti alla ribalta un virtuoso appena 13enne che rappresenta il domani del panorama pianistico e due pianisti oggi già affermati che hanno segnato tappe importanti nella storia del Ghislandi. Il giovanissimo talento è Gabriele Duranti cui spetta il compito di inaugurare il festival domenica 22 settembre con un programma che prevede due Sonate di Domenico Scarlatti, la Sonata n. 2di Beethoven, Arabesque op. 18 di Schumann, Preludi op. 23 nn. 4e5di Rachmaninov, 32 Variazioni in do minoredi Beethoven. Domenica 29 settembre toccherà a Jin Ju, affermata pianista cinese già ospite del Ghislandi nel 2003 quando era allieva della rinomata Accademia di Imola, dove attualmente è docente.
Ha fatto molta strada anche il cremonese Roberto Corlianò, che nel 1984 inaugurò il Ghislandi e che quest’anno lo suggellerà con un recital in calendario domenica 6 ottobre. Jin Ju spazierà dagli Studi di Debussy alla celebre Sonata op. 57 ‘Appassionata’ di Beethoven, mentre Corlianò, dopo una prima parte classicissima a base di Mozart e Schubert, si scatenerà in una serie di sue parafrasi su temi operistici di Verdi e Saint-Saens. Allievo di Enrico Tansini al Folcioni di Crema, Gabriele Duranti si è messo in luce ancora bambino nel 2009 vincendo il primo premio al concorso Arisi di Vescovato, cui hanno fatto seguito riconoscimenti ad altri concorsi nazionali e internazionali. Lo scorso giugno ha superato con il massimo dei voti l’esame di certificazione di secondo livello al conservatorio di Brescia. Il nome di Jin Ju è risuonato in tutto il mondo dopo la straordinaria performance in Sala Paolo VI in Vaticano davanti a cinquemila persone trasmessa in mondovisione, dove si è esibita su sette pianoforti d’epoca per papa Benedetto XVI. Premiata in prestigiosi concorsi internazionali tra cui Ciajkovskij di Mosca e Queen Elizabeth di Bruxelles, si era in precedenza aggiudicata la vittoria al China National Piano Competition.