Arenzano è la prima uscita dell’autostrada A10 dopo l'immissione in direzione Ventimiglia per chi proviene dalla A26 Genova - Voltri. Usciti dal casello si tiene la destra e si prosegue per via Terralba e via Pecorara (indicazioni ‘Agueta du Sciria’). Dopo poche centinaia di metri si raggiunge un pannello informativo del Parco Beigua (www.parcobeigua.it) da cui parte il sentiero T verso il lago della Tin
Una giornata più uggiosa del solito o anche la volontà di spezzare la "routine" balneare possono suggerire di abbandonare per qualche ora le rive del mare ed esplorare l'entroterra. In Liguria, a poche decine di metri dalla costa, si alzano aspre ed imponenti montagne che nascondono un ambiente spesso selvaggio ed inesplorato offrendo nel contempo vasti panorami sul mare. Poco a monte di Arenzano, e precisamente dalla località Agueta (240 mslm), si può disegnare un facile itinerario che, su pendenze moderate e sentieri ben tracciati, si snoda tra boschi di latifoglie, radure e sorprendenti pendii rocciosi. Vaste aree di questo entroterra, tra le città e le province di Genova e Savona, costituiscono l'area protetta del Parco Naturale Regionale del Beigua, istituito nel 1995. Punto di principale interesse della passeggiata è il lago della Tina, uno dei tanti piccoli specchi d'acqua alimentati dalle fragorose acque del rio Leone. Pur essendo davvero piccolo, il lago ha una profondità ragguardevole: oltre sei metri. Da località Agueta, dunque, si procede su un'ampia traccia forestale quasi pianeggiante sino ad un ponte che supera il corso di un torrentello. Lo stradello inizia qui a salire su pendenze modeste fino a raggiungere il passo della Gua (345 mslm): da qui lo scenario cambia completamente. La vallata si fa più aspra e selvaggia, le pareti montuose più verticali. Superata la deviazione verso l'area pic-nic "del castagno", caratterizzata da una pianta secolare, la traccia si restringe e diviene un vero e proprio sentiero di montagna che in saliscendi prosegue tra carpini, castagni ed altre latifoglie. Unico punto dubbio della passeggiata è un bivio non segnalato in cui tenere la sinistra, in lieve discesa, per raggiungere più rapidamente la destinazione. Tenendo la destra si percorrerebbe al contrario un più lungo itinerario ad anello che risulta essere un'estensione panoramica della gita al lago della Tina: tale percorso è ben dettagliato nel pannello illustrativo in località Agueta ed è contrassegnato dal segnavia C2. Proseguendo dunque lungo la traccia si raggiunge un punto in cui la valle del Leone si stringe fino a chiudersi attorno al rio ed alle sue spumeggianti cascatelle. Le rocce che circondano il corso del torrente sono il contesto ideale per un pic-nic ristoratore e il set per un ricordo fotografico dell'escursione.