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Zosi con il violino russo del 1742

Guarneri da riscoprire nel weekend all’MdV

Betty Faustinelli

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09 Aprile 2015 - 13:48

Edoardo Zosi

Cremona - Museo del Violino

CREMONA — Sabato e domenica prossimi il Museo del Violino dedica a Giuseppe Guarneri del Gesù, il solo liutaio la cui fama e il cui talento eguagliano quelli di Antonio Stradivari, un incontro e uno straordinario concerto che consentiranno di riscoprirne la figura. S

In mattinata (ore 11, ingresso libero), Gregg Alf, storico della liuteria e componente del Comitato Scientifico del Museo del Violino, tratteggerà la figura del maestro cremonese, fra cenni biografici e letture tecniche degli strumenti. D (ore 11, ingresso 10 euro) salirà sul palco del l’auditorium Edoardo Zosi, giovane violinista deinito da Salvatore Accardo «uno dei più grandi talenti che io abbia conosciuto», per un concerto che lo vedrà esibirsi con un violino Guarneri del 1742, appartenente alla Collezione di Stato della federazione Russa. Il prezioso strumento è ora esposto a Cremona nell’a m- bito del progetto ‘friends of Stradivari’, la rete mondiale tra collezionisti, musicisti, ricercatori o semplici appassionati di liuteria cremonese. Al fianco di Zosi, al pianoforte, suonerà Ste fania Redaelli. Il concerto prevede La Ciaccona, quinto e ultimo movimento della Partita in Re minore per violino solo BWV 1004 di Johann Sebastian Bach, oltre a Poème op. 25 di Ernest Chausson, ispirata al racconto La canzone del trionfo d’amore di Turgenev, e a Notturno e Tarantella op.28 di Karol Szymanowski, dove ritmi andalusi e atmosfere italiane sono descritte con colori tonali di impronta impressionista. Giuseppe Guarneri, nato a Cremona nel 1698, fu detto ‘del Gesù’ per l’abitudine di firmare i suoi strumenti all'interno della cassa armonica con il cristogramma IHS. Nel corso della sua attività, pur rimanendo fedele ai principi della scuola classica cremonese, Guarneri del Gesù sperimenta innovazioni tecniche e stilistiche e i suoi strumenti, inizialmente poco valutati, sono apprezzati dai grandi interpreti romantici, a cominciare da Paganini, che ne consacrano il mito. Alcuni fra i maggiori violinisti contemporanei, come Sarah Chang, Uto Ughi, Pinchas Zukerman, Thomas Christian e Lisa Batiashvili suonano un Guarneri del Gesù nei loro concerti.

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