L'ANALISI
28 Giugno 2025 - 08:57
Davide Nicola
CREMONA - Manca solo l’ufficialità, attesa per lunedì, ma ormai ci sono pochi dubbi: salvo sorprese clamorose Davide Nicola sarà il nuovo allenatore della Cremonese. La firma è dietro l’angolo, i dettagli burocratici con il Cagliari sarebbero stati risolti, e il tecnico piemontese è pronto ad abbracciare la sua nuova avventura grigiorossa. Dopo due stagioni targate Giovanni Stroppa, la Cremo è pronta a voltare pagina, cambiando pelle, spirito e modo di interpretare il gioco. Una nuova era sta per iniziare.
Se l’epoca Stroppa è stata quella del 3-5-2 dominante, del possesso palla ragionato e delle trame costruite dal basso, con Nicola si andrà verso un’identità più verticale, reattiva, intensa. Un cambiamento profondo, ma potenzialmente coerente con le esigenze di una squadra che tornerà ad affrontare la Serie A e avrà bisogno di compattezza, spirito di sacrificio e cinismo per raggiungere l’obiettivo salvezza.
Nicola, 51 anni, è uno specialista delle missioni difficili. Le imprese portate a termine a Crotone, Torino, Salerno e Genova sono ormai parte della sua narrazione sportiva. Tecnico empatico, motivatore autentico, è riuscito spesso ad accendere il cuore dei tifosi e la testa dei suoi giocatori anche nei momenti più critici. E proprio questa sua capacità di creare un legame emotivo e identitario con l’ambiente ha convinto la dirigenza grigiorossa a puntare su di lui per la stagione 2025-26.
Sul suo sito personale campeggia una frase che riassume la sua filosofia: ‘Il mio obiettivo è quello di trasmettere entusiasmo a tutti coloro che ruotano intorno al mio progetto: dalla squadra che ho la responsabilità di allenare, ai tifosi sugli spalti che ci regalano attenzione, supporto e fedeltà. Da sempre il mio approccio al gioco è costruito su quattro fondamentali pilastri: intensità, flessibilità, sperimentazione e la voglia di regalare forti emozioni’. Parole che fanno capire bene cosa stia per arrivare a Cremona: un calcio ad alta temperatura emotiva, fondato sul dinamismo e sulla capacità di adattarsi all’avversario.
In campo, Nicola è un tecnico eclettico ma con idee chiare. Il suo modulo di riferimento è spesso il 4-3-3, alternato in alcune occasioni al 4-3-1-2, a seconda delle caratteristiche dei giocatori a disposizione. A testimonianza della sua flessibilità, non mancano momenti in cui si passa al 4-4-2 o al 5-3-2, specie in fase di non possesso. Ma come lui stesso ha più volte ribadito, ‘il sistema di gioco non è una priorità, ma un mezzo per sviluppare i miei principi’.
E questi principi sono facilmente riconoscibili: aggressività, transizioni veloci, attacco della profondità e intensità costante. La costruzione dal basso è spesso evitata: si cerca invece di arrivare in fretta nella metà campo avversaria, dove la squadra può iniziare la propria manovra offensiva con triangoli rapidi e movimenti coordinati. L’azione tipica prevede uno dei due attaccanti che si abbassa a legare il gioco sulla trequarti, mentre l’altro attacca la profondità. Il movimento dell’esterno sinistro è funzionale a creare spazio e aprire linee di passaggio verso l’area avversaria.
È un calcio diretto, pragmatico, che privilegia l’efficacia all’estetica, ma che non rinuncia a momenti spettacolari. Nicola vuole una squadra viva, sempre pronta a lottare su ogni pallone, a ribaltare l’azione in pochi secondi, a soffrire e a esaltarsi. Il suo impianto tattico esalta giocatori generosi, capaci di dare tutto nei duelli individuali e pronti a mettersi al servizio del collettivo. È un tipo di gioco che si adatta bene alle squadre neopromosse, che spesso non possono permettersi di controllare la partita ma devono trovare altri modi per far male.
La sfida che lo attende a Cremona è affascinante. Il club ha ambizioni solide e una rosa che con alcuni ritocchi mirati può provare a recitare un ruolo da protagonista nella lotta per la salvezza. Il pubblico dello Zini è caldo, appassionato, e ha dimostrato in più di un’occasione di saper trascinare la squadra nei momenti decisivi. Nicola dovrà saper entrare subito in sintonia con l’ambiente, ma tutto lascia pensare che questo tipo di rapporto possa sbocciare velocemente.
Dopo le delusioni della retrocessione del 2023 e la promozione sfiorata un anno fa con Stroppa, Cremona ha scelto di ripartire da un uomo che incarna il concetto di resilienza. Un tecnico che non promette spettacolo a tutti i costi, ma che garantisce sudore, coraggio, identità. E alla fine, soprattutto in Serie A, sono spesso questi gli ingredienti che fanno la differenza. Intanto è stato fissato il primo test: sabato 26 luglio alle 16, a Prato allo Stelvio (Bolzano), i grigiorossi scenderanno in campo per un test amichevole contro il Torino.
L’ufficialità arriverà a breve, ma la sensazione è che la Cremonese abbia già cominciato a cambiare. Con Davide Nicola in panchina, il cuore torna al centro del progetto. E i tifosi grigiorossi sono pronti a battere forte, insieme alla squadra.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris