L'ANALISI
CALCIO SERIE B
20 Maggio 2025 - 13:40
Giovanni Stroppa
CREMONA - Inizia il doppio confronto con la Juve Stabia per accedere alla finale playoff e, in casa Cremonese, Giovanni Stroppa fa i conti con qualche defezione. Mancheranno, almeno per la gara di andata a Castellammare di Stabia, i difensori Antov e Ravanelli, più i centrocampisti Zanimacchia e Pickel. Il primo step per i grigiorossi non sarà semplice: allo Zini la Juve Stabia aveva giocato una gara fisica e concentrata su ogni pallone. Un test di alto livello per capire se Bianchetti e compagni hanno le carte in regola per sognare in grande.
«Si ripropone un ottimo test - commenta Giovanni Stroppa - di livello molto alto. La Juve Stabia ha mostrato e dimostrato di starci alla grande. Per contenuti, per la gara giocata qua a Cremona, per le idee di calcio che ha e per la capacità di tenere il campo. È una squadra che merita tutto questo e sta giocando con una caparbietà e un’attenzione straordinaria. Bisogna farle solo i complimenti. Sappiamo che ci saranno difficoltà di livello tecnico ma anche situazioni particolari come il campo sintetico. Dovremo adattarci da subito alle condizioni diverse: a me il sintetico non piace».
Il campo sintetico comporterà scelte diverse?
«No, è solo una questione di abitudine. Ci sarà la possibilità di fare il nostro gioco ma bisognerà abituarsi ai rimbalzi. Manca l’abitudine a questi terreni e potranno esserci difficoltà, quindi bisogna essere bravi fin da subito a capire le situazioni e le dinamiche su come rotola e rimbalza la palla. Dettagli ai quali dobbiamo abituarci subito».
Guardando le prime gare del turno preliminare è rimasto meravigliato?
«In questo momento penso che chiunque poteva vincere, perché ormai sono gli episodi a fare la differenza e così sarà per noi sia a Castellammare che domenica allo Zini. Quindi attenzione a non concedere nulla e a sfruttare gli errori altrui. In questo momento vedo tutti allo stesso livello. Chi ne ha di più deve tirare fuori tutto».
Vazquez a Pisa come lo ha visto? La difesa lamenta acciacchi?
«Vazquez ha fatto bene, ma mi aspettavo qualcosa in più a livello caratteriale da chi ha giocato meno. In generale però sono soddisfatto. Peccato per la difesa che in questa gara sarà dimezzata ma dalla prossima saremo tutti pronti. Sapete già chi non è disponibile».
Rispetto al campionato è stata cambiata la preparazione verso i playoff? La sensazione è che la Cremonese si presenti in grande forma.
«Non ho cambiato nulla, ci siamo staccati per nove giorni dal campionato con due giorni di riposo e poi con una settimana di lavoro normale seguendo il programma tipo. Abbiamo solo preparato la gara nei minimi dettagli, ma arriviamo allo stesso modo in cui eravamo alcuni giorni fa. Come ho detto la differenza la fa l’episodio: quindi cerchiamo di tirare in porta e di non prendere gol».
La Juve Stabia arriva con una gara in più nelle gambe ma sulle ali dell’entusiasmo. Può influire questa pausa sui grigiorossi?
«No, come ho detto non cambia nulla, perché per noi è stato come giocare al venerdì e poi la domenica successiva. Abbiamo staccato la spina il giusto e poi lavorato bene per tutta la settimana, nulla di straordinario. Io non so come si presenterà la Juve Stabia, non so come hanno gestito la gara in più, ma in campo ci siamo anche noi con le nostre caratteristiche».
In occasione della gara di ritorno a Cremonese, lei disse che la Juve Stabia è il Catanzaro dell’anno scorso. Quanto conta arrivare con la testa leggera e spensierata?
«Io non credo che siano così spensierati come qualche mese fa, perché adesso hanno in mano qualcosa di concreto e straordinario, quindi non sono così sicuro che avranno la mente leggera. Mi aspetto forse più cattiveria e determinazione su ogni pallone ma sanno benissimo di aver conquistato qualcosa di bello ed ecco perché ribadisco che si azzera tutto. Bisogna solo essere determinati e concentrati. In campo si affrontano due squadre con le stesse ambizioni e le stesse difficoltà».
La Cremonese vanta la panchina lunga e una maggiore esperienza, da parte del tecnico e dei giocatori, nei confronti di gare simili?
«La mia esperienza e il mio modo di essere è di dare sempre il massimo. Ricordo che ci giochiamo qualcosa di straordinario anche alla luce di com’è andata questa stagione. Mancano quattro gare ma se ne gioca una alla volta e si gioca episodio su episodio. Non dobbiamo pensare a nulla fuorché a fare al meglio tutte le cose che sappiamo fare».
La Cremonese si presenta dopo una serie di prestazioni in cui è parsa molto matura e concentrata con la testa.
«Da quante partite il gruppo mostra segnali eccezionali? In questo senso noi abbiamo in mano il nostro destino, quindi non ci si estranea dalla lotta. I segnali sono buoni e cercheremo di portare dalla nostra parte ogni episodio».
Per il secondo anno di fila Stroppa è ai playoff. Personalmente sono cambiate sensazioni o modi di avvicinarsi ancora a questo traguardo?
«Sono fortunato a giocare ogni anno per vincere il campionato, è una bella cosa. Non dico che sono sereno, ma che sono ancora qua».
Si scende in campo mentre la Serie B affronta un momento delicato.
«Rimango basito e sorpreso da quanto sta accadendo ma non conosco la questione e non so cosa potrà accadere. Personalmente dico che è giusto fare rispettare le regole, ma sul caso particolare non mi espongo perché non ho conoscenze adeguate».
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