L'ANALISI
07 Marzo 2025 - 13:51
Giovanni Stroppa
CREMONA - La vigilia della sfida contro il Catanzaro porta in dote la notizia che Franco Vazquez potrebbe tornare in campo già venerdì prossimo contro il Palermo. Giovanni Stroppa mette sul tavolo quasi una mezza certezza quando gli si chiede se ha intenzione di individuare un erede fisso dell’argentino o se proverà ogni volta a fare ruotare la rosa.
«Per quanto riguarda la gara contro il Catanzaro ho una idea certa - racconta Stroppa - ma per il futuro quel ruolo è di Vazquez e già a Palermo credo che potrà essere disponibile, Faremo di tutto, utilizzando la mascherina o il tutore per rimetterlo in campo. Abbiamo avuto buone notizie già per la sfida contro il Palermo, poi vedremo cosa succederà».
Restando al presente, ovvero allo scontro diretto con il Catanzaro, Stroppa pare aver già chiarito ogni dubbio al termine della seduta di rifinitura. De Luca e Johnsen sarebbero i candidati a formare la coppia d’attacco. Staranno a casa Vazquez e Valoti che per colpa della febbre e di altri guai non ha potuto allenarsi con regolarità.
Al termine della gara contro la Carrarese però Stroppa aveva dichiarato di voler rimettere in sesto tutto. Una promessa o più una minaccia?
«Entrambe le cose, perché chiaramente è un dispiacere enorme lasciare così tanti punti per strada. Però non mi piace nemmeno ripetere sempre le stesse cose. Vero che in campo la squadra non riesce a portare quella testa, quella grinta e quell’impegno che vedo tutti i giorni in allenamento. Vorrei vedere lo stesso atteggiamento ma senza pause e senza concedere errori gratuiti».
Cremonese e Catanzaro sono separate in classifica da un punto. Il Catanzaro ha chiuso un ciclo con Vivarini ma con Caserta ne ha aperto un altro confermandosi ad alti livelli nonostante i cambi di formazione e di guida tecnica
«Il Catanzaro è un avversario forte come l’anno scorso. E’ allenato bene e stimo molto Caserta di cui si parla poco, perché ha fatto un lavoro eccezionale soprattutto sotto l’aspetto mentale perché dopo Vivarini sarebbe stato difficile per tutti ripetersi. Invece Caserta ha rimesso in piedi una squadra competitiva che può giocarsi il campionato, ma questo lo pensavo fin dall’inizio».
La Cremonese lamenta tanti punti in meno rispetto alla scorsa stagione. Perché si sbagliano troppi gol o perché se ne concedono?
«L’attacco che segna meno di quanto produce è un trend che portiamo dietro dall’anno scorso quando forse lavoravamo meglio. Dietro però non puoi concedere errori gratuiti, per cui l’aspetto difensivo è importante in questa statistica».
C’è stato un incontro con la squadra per capire perché il dominio non viene sfruttato?
«Il dominio in campo c’è sempre, ma a Carrara non è stato un blackout di venti minuti, ci sono stati errori a ripetizione. Prima regaliamo una rimessa laterale, poi scivoliamo e commettiamo tanti altri errori. In questa categoria gli errori capitano ma bisogna limarli e bisogna anche reagire. Nella ripresa c’è stata la buona reazione che ho visto nelle ultime due gare e quindi mi prendo quella di buono, ma per il resto siamo sempre qui a parlare tanto e le parole stanno a zero. Oggi contano i fatti perché credo che squadra abbia la forza e la qualità per fare molto più di quanto sta facendo e in un modo diverso».
Dal dialogo con i giocatori, è emerso che in questa squadra manca la personalità nei singoli?
«Lo avete visto in questo anno e mezzo che siamo carenti sotto questo spetto, molta gente è leader tecnicamente parlando, ma ci sono altri limiti e bisogna tenere il gruppo sulle spine. Devo essere più bravo io a mantenere la rotta. Mi tengo una squadra metallizzata e le belle parole nei confronti dei ragazzi non finiranno mai per come si impegnano, ma un po’ di ignoranza ci sta. Non voglio vedere cose che non sappiamo fare, voglio migliorare quelle che sappiamo fare. Ad esempio calciare di più e vedere più attenzione in fase difensiva. Non avere pause in qualsiasi situazione, perché la nostra fase difensiva comincia quando abbiamo la palla».
In fascia torna Barbieri, ma Zanimacchia a Carrara ha sfruttato bene la sua chance.
«Questa abbondanza mi piace. Uno dei due tra Barbieri e Zanimacchia giocherà e l’altro subentrerà, ma devo anche badare alla condizione di Azzi che ha forzato molto. Tra l’altro vorrei spendere due parole per Zanimacchia ha avuto una flessione perché ha avuto problemi ai tendini delle ginocchia che gli ha fatto perdere la condizione. A Carrara ha dimostrato che sta tornando sui suoi livelli ed è una bellissima alternativa. Ho quattro esterni da gestire, quindi sono contento che stiano bene tutti».
La Cremonese è tra le ultime per rigori conquistati. Una coincidenza?
«Noi però siamo tra primi in serie B per numero di palloni toccati in area e con questo credo di avere già risposto. Arriviamo in area e tiriamo da dentro l’area più di tante altre squadre, quindi c’è la volontà di fare gol e non di conquistare rigori. Io preferisco un giocatore che calcia in porta».
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