L'ANALISI
13 Febbraio 2025 - 14:18
Francesco Folino
CREMONA - Quando si parla di giovani spesso l’impazienza gioca brutti scherzi. Si fa presto ad accostare i ragazzi promettenti del settore giovanile alla prima squadra dimenticando che a volte è più propedeutico per loro una sana gavetta, un percorso che ne faccia emergere non solo le qualità tecniche ma anche la tenacia e la voglia di arrivare. A volte, sembra che qualcuno si perda per strada e invece…
Vale per la Cremonese, ma anche per tantissime società che allevano i ragazzi nei propri vivai. Francesco Folino, ultimo arrivato in casa Cremonese, è proprio la testimonianza di cosa significhi fare un passo indietro per compierne altri due in avanti. Nato a Ferrara nel 2002, il nuovo difensore centrale grigiorosso ha girato moltissimo da ragazzo. Prima le giovanili della Spal, poi i vivai di Cesena, Reggiana, Cosenza ed Empoli. Chiusa la parentesi con la Primavera toscana il debutto in serie D con la Pianese dove è rimasto sei mesi nel 2021. La sua applicazione, unitamente alle proprie doti, lo hanno ben presto portato all’attenzione della Carrarese che gli ha offerto la possibilità di misurarsi nei professionisti e quindi il passaggio alla Juve Stabia. In quattro anni il salto dalla serie D alla serie B, conosciuta per la prima volta la scorsa estate con la società di Castellammare e vissuta oggi con la maglia grigiorossa. Una escalation per un elemento ancora under che nel giro di pochi anni è sbocciato.
«Sono molto contento e molto carico - racconta Folino, che sabato a Bari salterà la trasferta per squalifica - perché non è stato semplice partire dalla serie D, però ho sempre coltivato grandi ambizioni. Non ho mai mollato e ho sempre avuto molta voglia di scalare le categorie».
Dalla serie D allo spogliatoio da condividere con Franco Vazquez. Due generazioni a confronto.
«In serie B e alla Cremonese ha trovato giocatori come Vazquez che ho sempre guardato e ammirato in televisione. Sicuramente trovarmeli a fianco è alquanto stimolante».
Misura molto le parole Folino, che probabilmente deve ancora ambientarsi con le luci del palcoscenico e delle conferenze. E’ molto più sciolto in campo, dove da difensore si propone come autentico jolly.
«Ho giocato sia a tre che a quattro ma se ho imparato una cosa è che la posizione conta relativamente. Le ho ricoperte un po’ tute e quindi posso giocare senza problemi dove mi mette l’allenatore».
Folino si ispira all’ex azzurro Leonardo Bonucci, uno che sapeva essere leader in campo e che nei piedi aveva i lanci che impostavano l’azione.
«Sono sempre stato un tifoso di Bonucci, un giocatore che in tanti ammirano. Mi ispiro a lui come modo di giocare, nel senso che partecipa molto anche alla fase di costruzione. Stroppa chiede ai difensori le uscite dalla difesa, un tipo di gioco che già conoscevo. Di questo sono molto contento ma ovviamente spero di migliorare ancora di più per dare una mano alla squadra».
Appena arrivato dal mercato, Folino ha esordito a freddo contro il Modena da centrosinistra. Contro il Sudtirol invece ha giocato a destra al posto di Antov.
«Come ho premesso a me cambia poco giocare a destra o a sinistra, però essendo destro di piede forse stando da quella parte sono facilitato di più nella fase di impostazione. Se proprio devo decidere io preferisco la difesa a tre, ma non mi cambia la vita».
Da quando Ciofani ha lasciato il calcio, la fascia di capitano è passata sul braccio di Bianchetti, un giocatore essenziale per la difesa e lo si nota proprio quando manca.
«Bianchetti è un leader per tutto il gruppo, è una grande persone prima ancora di essere un grande giocatore. Normale che quando non è in campo si sente la sua mancanza. Come ho detto però alla Cremonese ci sono giocatori fortissimi e quando manca Bianchetti, c’è chi è in grado di rimpiazzarlo».
La Juve Stabia vive un grande momento di entusiasmo, mentre la Cremonese ha il compito di confermarsi ad alti livelli. Pressioni differenti nel vivere la stagione. Folino come sta vivendo questa transizione?
«Sicuramente quando si indossa una maglia bisogna dare tutto per quella maglia. Bisogna stare sul pezzo e dare tutto, per cui io a Cremona devo solo restare concentrato ma allo stesso suono orgoglioso di essere arrivato in questa società che punta in alto».
Come è stato l’impatto con il gruppo al top arrivo?
«Ho trovato un gruppo bellissimo fin da subito, tutti mi hanno fatto integrare al massimo. Sia dentro che fuori dal campo sono stati tutti molto gentili».
Folino si è presentato a Cremona come un centrale che sa anche andare in gol. Finora nell’area avversaria si è visto poco. Circostanze dettate dalle partite oppure è stata una scelta?
«A fare gol ci si prova, ma essendo un difensore la priorità è non prendere gol e badare alla mia porta. Se poi riesco anche a segnarne qualcuno ben venga».
La Cremonese ha ridotto il distacco dallo Spezia. Guardando la classifica che obiettivo vi date?
«In questo momento è necessario pensare gara dopo gara, pedalare a testa bassa e portare più punti possibili. Fare i conti adesso serve a poco».
Il quarto posto della Cremonese divide sicuramente la piazza perché l’obiettivo della promozione diretta sembra compromesso. Da dentro lo spogliatoio come vivete invece questa situazione?
«Il campionato è lungo e si possono fare ancora tante cose buone. La pressione c’è ma bisogna vivere in maniera molto serena».
Tra i movimenti del mercato invernale, l’arrivo di Folino a Cremona è stato salutato come un bel colpo. Come è stata la trattativa?
«Appena ho saputo della chiamata della Cremonese non ho avuto dubbi. Difficile dire non a quella proposta. La proposta mi ha entusiasmato e ho accettato immediatamente».
Folino confessa di condividere lo stesso hobby di Ceccherini.
«Mi piace cucinare, ma non ho ancora scambiato ricette con Ceccherini», sorride Francesco.
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