Cremonese, non basta solo la prestazione. Stroppa chiede punti

CREMONA - La prima difficoltà nell’affrontare il Sudtirol sarà studiare una formazione che abbia una condizione ottimale. Il tecnico della Cremonese Giovanni Stroppa deve rinunciare in difesa ad Antov (squalificato) e Ceccherini (infortunato a lungo) con Moretti non ancora al meglio della forma dopo il lungo infortunio. A centrocampo mancherà il nuovo arrivato Gelli, mentre Valoti ci sarà dopo aver lavorato un po’ a singhiozzo per una botta rimediata a Monza. Infine Pickel, Barbieri e Zanimacchia arrivano o da una settimana tribolata per attacchi influenzali. In seconda battuta la Cremonese dovrà scordarsi i 4-0 dell’andata e pensare agli altoatesini come una squadra che oggi pratica un modulo tattico secondo la precisa idea di chiudere dietro e patire forte in attacco. I grigiorossi dovranno mantenere un certo equilibrio tra ricerca degli spazi e la copertura dietro.

«Affrontiamo - commenta a riguardo Stroppa - una squadra che ha ripreso consapevolezza del proprio valore. Una squadra forte fisicamente e mentalmente, ci sarà da correre molto per tenerlo sotto controllo».

Ora che il mercato è finito, come vede la squadra?

«Ho letto l’intervista del direttore Giacchetta e sono in linea con quello che ha detto. Secondo me la squadra in alcuni ruoli è stata rinforzata ma la cosa più bella è che in settimana ho visto ragazzi molto motivati e va bene così»

Castori è un allenatore esperto della categoria. Con il suo arrivo ha risollevato il Sudtirol dall’ultimo posto. In campo due modi opposti di intendere il calcio?

«Due stili diversi - ribatte Stroppa - ma vincenti perché sia io che Castori abbiamo già vinto dei campionati. Non c’è un modo unico di allenare, ognuno di noi è riconoscibile in quello che riesce a far fare ai suoi giocatori. Lui ha stima nei miei confronti e io nei suoi, ogni tanto ci sentiamo e ci confrontiamo. Ho la massima considerazione per i nostri avversari e per come sono allenati».

Valoti in che posizione potrà giocare?

«Può fare la mezzala sia di destra che di sinistra, ma anche l’attaccante di movimento. Mi offre più soluzioni».

La Cremonese finora ha concluso il primo tempo in vantaggio solo 5 volte. Cosa non permette alla squadra d indirizzare le gare già nella prima parte?

«Mi piacerebbe saperlo, altrimenti avrei un modo per fare più gol già nel primo tempo. Se i dati sono questi dobbiamo migliorarli, anche se conta arrivare a portare a casa più punti alla fine della gara. Nel nostro modo di giocare siamo molto molto ripetitivi e può essere che con il passare del tempo gli avversari allentano spazi e marcature. Con il ritmo che mettiamo alla fine spezziamo le difese avversarie e questo magari spiega perché le gare si risolvono spesso nella ripresa».

Come detto in premessa, Gelli salterà la sua ‘prima’ allo Zini in grigiorosso.

«Con gli acciaccati che ho devo pensare alla formazione che mi garantisca condizione ma anche a una panchina adeguata. Geli secondo me lo vedremo tra 15 giorni, poi vedremo come inserirlo in squadra. Valoti si è allenato un po’ meno perché aveva preso una botta in allenamento a Monza. Barbieri, Pickel e Zanimacchia si sono allenati un po’ meno degli altri ma sono disponibili».

A Salerno la squadra ha creato più occasioni solo quando in campo sono scesi più attaccanti.

«Nel primo tempo siamo arrivati al tiro ma senza essere incisivi, nella ripresa invece siamo stati dominanti e incisivi ma abbiamo trovato di fronte un portiere che ha fatto cose irripetibili. Alla squadra non posso rimproverare nulla, ma è chiaro che bisogna fare punti in un modo o nell’altro a fronte di prestazioni eccezionali».

Le tre squadre davanti continuano a strappare, credono nella promozione diretta e lo dimostra anche il mercato. Sentite il pericolo che saltino playoff?

«In questo momento non sentiamo questo pericolo, dobbiamo guardare a noi stessi. Chiaro che non stiamo facendo i punti che meritiamo viste le prestazioni e abbiamo perso terreno rispetto allo Spezia. Le tre davanti vanno troppo forte e sembrano quasi inarrestabili. Mi auguro che si fermino ogni tanto ma dobbiamo vincere anche noi».

Quanto manca a Johnsen per essere un giocatore decisivo in questa parte di stagione?

«Fisicamente sta bene e non è semplice collocarlo perché chi potrebbe giocare al suo poso sta facendo bene. Mi piacerebbe inserirlo perché può ricoprire tutti i ruoli dell’attacco, da esterno a punta. Dovrebbe avere una gestione migliore della palla nelle cose semplici, perché in quelle complicate gli riescono cose straordinarie».

De Luca è andato in gol con il Modena e poi ha giocato titolare. Spesso ha dato il meglio nel girone di ritorno: gli darà fiducia?

«Nasti e De Luca sono più centravanti rispetto a Bonazzoli come caratteristiche, posso solo parlarne bene sia di De Luca che di Nasti per i quali ho massima considerazione e stima. A De Luca chiedo una migliore qualità tecnica anche se nell’attaccare la porta è bravissimo. Non so se sarà nell’undici iniziale, ma è nella mia testa».

Saro ha un ginocchio malandato e l’infortunio sembra grave. Andrete sul mercato per un portiere?

«Sì c’è questa possibilità nel momento in cui per Saro la stagione sarà finita. Vediamo cosa succederà e cercheremo in giro».

Con un Sudtirol che non gioca dal basso ma verticalizza il contropiede sarà il pericolo maggiore?

«In campo avremo due situazioni diverse che per ogni squadra rappresenta il punto di forza. Noi andiamo più in area del Sudtirol, siamo secondi in campionato come palloni giocati negli ultimi sedici metri. Poi ci sono scuole di pensiero diverse e dovremo stare attenti visto che giocano in quel modo. Ma dovranno stare attenti pure loro».