L'ANALISI
29 Marzo 2017 - 18:35
Non è solo il torrone a rendere famosa la città di Cremona: la nostra piazza del Duomo è ammirata in tutta Italia. A renderla imponente e suggestiva non sono però solo il Torrazzo, il Palazzo del Comune e la Cattedrale: accanto a quest’ultima, infatti, troviamo il Battistero di San Giovanni.
Iniziato nel marzo 1167, è una costruzione di stile romanico, a pianta ottagonale, coronata da un’elegante galleria. La scelta dell’ottagono - comune a molti battisteri - è un esplicito rimando all’ ‘ottavo giorno’, cioè al giorno della Resurrezione, della vita eterna in cui si entra mediante il Battesimo. L’edificio misura ben 34 metri di altezza e 20,50 di diametro. Esternamente aveva in origine tre portali di cui, tuttavia, due furono chiusi nel 1592 rimanendo oggi solo quello a nord, verso la piazza, costituito da un porticato con due leoni stilofori, a somiglianza del protiro della cattedrale.
Di grande interesse la volta, la cui tecnica di costruzione anticipa di circa due secoli quella della cupola di Santa Maria Del Fiore di Firenze, capolavoro del Brunelleschi. E’ del 1370 la posa della statua di bronzo raffigurante l'arcangelo Gabriele situata vicino alla volta. L’interno riceve luce da una doppia serie di bifore sovrapposte e dalla lucerna posta sulla sommità della cupola; due colonne sono addossate a ciascuna delle otto pareti e ciò conferisce allo spazio grandiosità e leggerezza.
Il Battistero ospita un fonte battesimale cinquecentesco, che troneggia al centro della costruzione con la sua grande cisterna, ottagonale come la pianta dell'edificio: si tratta di un blocco monolitico di marmo rosso di Sant'Ambrogio di Valpolicella presso Verona, opera di Lorenzo Trotti (1527). Il fonte è coronato da una statua lignea dorata del Cristo risorto.
Tre sono gli altari: quello di fronte all’entrata, decorato con un crocifisso del Trecento, quello a sinistra con la Madonna Addolorata e quello a destra intitolato a San Biagio, voluto dalla confraternita dei cardatori della lana negli anni 1592-1599.
Sono presenti anche due statue di legno raffiguranti San Filippo Neri e San Giovanni Battista, opere di Giovanni Bertesi, nonché altre statue e frammenti risalenti all'epoca medievale.
L’aspetto odierno risale però al periodo rinascimentale quando furono eseguiti lavori di ristrutturazione ed ampliamento tra cui il rifacimento del pavimento, del rivestimento in marmo di alcune pareti e la copertura con la volta.
Una piccola curiosità: nella muratura esterna della parete meridionale sono scolpite le unità di misura ufficiali del mattone e della tegola, secondo le prescrizioni del regolamento della Città di Cremona risalente al 1388.
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