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18 agosto 1998

Sexgate, scandalo Lewinsky

Annalisa Araldi

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aaraldi@publia.it

18 Agosto 2020 - 07:00

Sexgate, scandalo Lewinsky

NEW YORK— I cittadini statunitensi sono contenti di come Bill Clinton fa il presidente, ma non tollereranno altre bugie. Vogliono che Clinton ammetta davanti al gran giurì di aver avuto una relazione con Monica Lewinsky e che le indagini sul caso finalmente finiscano. È questo il messaggio che, abbastanza chiaramente, emerge dai sondaggi di opinione fatti durante il fine settimana.

Quasi il 60 per cento dei cittadini della confederazione, secondo i sondaggi, è stufo: non ne può più di sentire che il suo presidente ha avuto una relazione con una stagista, né di sapere che questa gli ha fatto dei regalini, né tanto meno, ad esempio, che la giovane donna è andata alla Casa Bianca 37 volte dopo aver finito il suo corso.

Mentre il presidente cerca di schivare la carica del procuratore Kennet Starr, l'America conferma attraverso i sondaggi la sua impazienza di voltare pagina, di lasciarsi alle spalle lo scandalo. Chi fosse Clinton, gli americani lo sapevano prima di eleggerlo alla Casa Bianca. Lo hanno votato nel '92 a dispetto di Gennifer Flowers e delle sue rivelazioni. Lo hanno confermato nel '96 senza badare alla denuncia di Paula Jones. Lo sostengono adesso, tappandosi il naso, di fronte a Monica Lewinsky.

Nella discussione interviene anche il reverendo J. Philip Wogaman, pastore metodista della chiesa frequentata la domenica da Bill Clinton e famiglia a Washington. Basta rifarsi alla Bibbia — dice il religioso protestante — per capire che una debolezza in campo sessuale si riscontra anche nei grandi personaggi. Vedi in particolare Sansone e la sua amante Dalila - che fu la sua rovina - ma ancor più re Davide, che dopo avere commesso adulterio con Betsabea, rimasta incinta, per evitare uno scandalo fece uccidere in battaglia il marito dell'amante. «Il re Davide», ha argomentato il reverendo intervistato dalla Cnn, «aveva fatto qualcosa di molto peggio di qualsiasi cosa abbia presumibilmente fatto Clinton. E il re Davide, se leggo bene la mia Bibbia, non è stato sottoposto a impeachment». Il pastore Wogaman ha concluso invitando gli americani a non perdere il senso della proporzione.

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