L'ANALISI
22 Aprile 2019 - 07:00
Nel pomeriggio di ieri davanti ad un pubblico di circa cinquemila persone si è svolta sul percorso via Boccaccino, ove era posto il traguardo, via Platina, Piazza Zaccaria, Piazza del Comune l'attesissima gara delle «autosburla», le caratteristiche macchine costruite dagli studenti.
Undici equipaggi in gara, con mezzi molto originali, anche se non sempre veloci ed adatti al percorso che soprattutto presentava serissima difficoltà nel tratto sotto il portico del palazzo Vescovile ove le «autosburla» dovevano affrontare l'aspra salita resa assai difficile dall'acciottolato.
Comunque successo schietto per la puntualità nella disputa della prova, per l'accuratezza con cui è stato studiato ogni particolare organizzativo dai giovani studenti del «Mappamondo» che hanno dimostrato di saperci veramente fare. L'anno venturo la prova verrà senz'altro ripetuta.
Ed ora veniamo alla competizione. Si inizia con le prove ufficiali. Due giri a cronometro in base ai quali verrà disposto lo schieramento di partenza, la quale avrebbe dovuto svolgersi secondo la tecnica di Le Mans, cioè con le macchine in linea su un lato della strada ed i piloti sull'altro, ma che poi è avvenuta secondo le norme consuete per la scarsa disciplina della folla.
Alla partenza di ciascun concorrente fotografi e operatori (era presente la «Settimana Incom») come nelle grandi competizioni automobilistiche, mentre lo speaker ufficiale commenta al cronometro le fasi della gara e le probabilità di vittoria. Sono in lizza automobili a forma di cucine economiche, locomotive, canterani, casse da morto ed inoltre due elegantissimi bob, assai veloci ma esclusi dalla classifica per la macchina più originale perchè con un telaio, il cui costo supera le 2.000 lire prescritte dal regolamento.
Dopo i giri di prova che si protraggono per oltre un'ora, alle 16,20 la finale. Subito lo «squalo» prende il comando, segue il «Bob rossonero » (dalle denominazioni sono evidenti le foggie della carrozzeria) seguiti dalla «cucina economica» e dalla «cassa da morto» che accendono un accanito duello, tallonati da «Violetta IV». Gara appassionante combattuta, ma lo «squalo» riesce a mantenere le posizioni.
L’equipaggio vincitore è composto da Pigoli-Steffani. I premi: bottiglie di vino. Al termine della gara la giuria riunitasi ha provveduto anche a stilare la classifica per il mezzo più originale: la vittoria è toccata all'autosburla «Cucina Economica»; 2) Alfa Omega Sprint; 3) Canterano I; 4) Locomotiva FF.SS.
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