Caro direttore, sono un tifoso della Vanoli da anni e devo dire che sono tra i tanti delusi da questa disastrosa stagione. Sono sempre stato grato a Vanoli per questi anni meravigliosi e chi ha seguito la squadra sa quanti sacrifici e con che amore il presidente si sia preso cura di questo gruppo, ma proprio per questo, sono ancora più esterrefatto da certe scelte di mercato. L’anno scorso Portaluppi se ne andò solo dopo aver concluso la campagna acquisti e questo ci ha salvato. Ma quest’anno è chiaro che gli errori siano stati fatti in cabina di regia dove sono cambiati gli attori, o meglio dove sono restati solo comprimari inadeguati al compito. Vanoli continua a spendere e investire fidandosi di chi, da inizio stagione, ha fatto solo errori su errori. Il più clamoroso quello di Tripkovic, ultimo di una serie di acquisti scellerati (ci metto anche Kyle Johnson). Contro Varese per la prima volta ho notato uno striscione contro un dirigente, il direttore sportivo Zagni. Era dai tempi di Ario Costa, poi allontanato, che non si vedevano segnali di questo genere. L’impressione mia e di tanti altri è che si stiano buttando soldi nei modi sbagliati. Lettera firmata (Cremona)
Lo striscione contro il direttore sportivo è un dato di fatto, così come molte scelte di mercato sbagliate. La squadra sta pagando acquisti non lungimiranti e tentativi di aggiustamento ancora più fallimentari. Un detto dice che ‘la pezza è peggio del buco’ e in effetti sembra che le cose stiano così. Tutto quello che poteva andare male è andato peggio. Le responsabilità vanno divise tra chi ha scelto e chi ha avallato l’acquisto di questi giocatori. E’ chiaro che serve una figura dirigenziale professionista a tempo pieno, la serie A lo esige. La rifondazione societaria doveva probabilmente partire da lì. Le decisioni su come investire i propri soldi spettano al presidente Aldo Vanoli. Detto questo, speriamo che almeno Zavackas possa essere un elemento utile e che possa esordire con il botto contro Caserta. Manca più di un girone e la salvezza è ancora possibile