Il caso delle minorenni di Roma inghiottite dal vortice della prostituzione mi induce a delle riflessioni. Purtroppo risulta che casi simili sono norma e non eccezione, con risvolti forse meno tragici ma molto preoccupanti. Quali buoni esempi giungo ai ragazzi e ragazze tranne quelli di una sola parte delle famiglie sane e attente? Certa cinematografia è degenere, le sfilate di donne «in carriera» ospiti di programmi tv lo sono altrettanto quando discutibili e amorali informazioni, di una parte di queste signore, sui loro successi sentimental-erotici, fanno uno schifo che richiama l’attenzione dell’audience; oggi fa moda vantarsi per l’acquisto di giovanotti di 20-30 anni più giovani, senza ritegno e senza limiti di prudenza. Si potrebbe obiettare che gli uomini sono spesso ricorsi a tale piacere ma replico nel considerare la donna un riferimento importante nella società; la donna genera, alleva i figli, è madre e simile posizione non è forse un privilegio naturale che andrebbe rispettato? Per ogni soggetto umano la madre è unica, sola, dev’essere amata come tale ed essa stessa dovrebbe valutare simile alta posizione. Non avviene, la società di oggi non chiede sacrifici e molto spesso assistiamo a separazioni, seppure giustificate, che portano dopo soli alcuni mesi l’arrivo del nuovo amore in mezzo ai figli che non gradiscono ma sopportano. (...) Geo Monti (Cremona)