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Giallo nel Bresciano, cadavere di una donna fatto a pezzi

La Provincia Redazione

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22 Marzo 2022 - 07:47

Giallo nel Bresciano, cadavere di una donna fatto a pezzi

BRESCIA - Il cadavere di una donna fatto a pezzi e abbandonato in sacchi dell'immondizia all'inizio di un burrone, lungo una strada di passaggio che collega due valli e due province, la Val Camonica nel Bresciano e la Val di Scalve nella Bergamasca.
Qui, pochi metri dopo il cartello stradale che segna il confine, a Paline, piccola frazione di Borno, un passante ha fatto la macabra scoperta allertando immediatamente le forze dell'ordine e dando il via ad un'inchiesta per omicidio.

"Un'indagine che deve partire da zero", fanno sapere gli inquirenti che non possono escludere nulla. Ad oggi non ha infatti un'identità il corpo di una donna sezionato e diviso in quattro sacchi, e irriconoscibile in volto perché il viso risulterebbe sfregiato dal fuoco così come un'altra parte del corpo. Il pubblico ministero Lorena Ghibaudo, titolare dell'inchiesta e magistrato che tra pochi mesi lascerà la Procura di Brescia per trasferirsi in quella di Asti, ha disposto gli accertamenti iniziati nei laboratori dell'istituto di medicina legale degli Spedali civili con la dottoressa Nicoletta Cerri, incaricata dalla Procura, al lavoro per dare un nome alla vittima, ma anche per ipotizzare la data del decesso. Il cadavere risulterebbe infatti in uno stato di conservazione ritenuto buono tanto che chi indaga ipotizza addirittura che i resti umani siano stati congelati. E non perché esposti alle intemperie e al freddo dell'inverno, ma perché tenuti in ambienti freddi.

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