L'ANALISI
08 Ottobre 2020 - 13:28
STOCCOLMA (8 ottobre 2020) - Il Nobel per la Letteratura 2020 è stato assegnato alla poetessa statunitense Louise Gluck per «la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l’esistenza individuale».
La poetessa americana Louise Gluck, Premio Nobel per la Letteratura 2020, è nata nel 1943 a New York e vive a Cambridge, nel Massachusetts dove insegna inglese alla Yale University, New Haven, Connecticut. Ha debuttato nel 1968 con Firstborn ed è stata presto riconosciuta come uno dei poeti più importanti della letteratura contemporanea americana. È già stata premiata con prestigiosi Premi tra cui il Pulitzer nel 1993 e il National Book Award nel 2014. Nel 2003 è stata insignita del titolo di poeta laureata. È autrice di dodici raccolte di poesia e di alcuni volumi di saggi sulla poesia, tutti caratterizzati dalla ricerca della chiarezza. Al centro delle sue opere, l’infanzia e la vita familiare, lo stretto rapporto con genitori e fratelli. Nelle sue poesie affronta le illusioni del sé. Gluck cerca l'universale, e in questo si ispira ai miti e ai motivi classici, presenti nella maggior parte delle sue opere. Le voci di Didone, Persefone ed Euridice - gli abbandonati, i puniti, i traditi - sono maschere di un sé in trasformazione, tanto personale quanto universalmente valido. Tra le sue raccolte, che l’hanno fatta paragonare a Emily Dickinson, 'Il trionfo di Achillè (1985) e 'Ararat' (1990), The wild Iris (1992, uscito in Italia per Giani Editore con il titolo L’iris selvatico), Averno (2006, edito in Italia da Dante & Descartes). (ANSA)
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