L'ANALISI
CASALBUTTANO
01 Settembre 2025 - 05:20
Prima riga dall'alto: Marina Massironi rilegge l'Otello, Amanda Sandrelli (a destra) interpreta Caterina nella Bisbetica domata. Dal basso a destra: la locandina di 'Contrazioni pericolose', Beppe Are
CASALBUTTANO - «Certe parole sono come le conchiglie, semplici ma con il mare dentro»: si affida ad Alessandro D’Avenia il regista Beppe Arena per sintetizzare la stagione 2025/2026 del Teatro Bellini, affidando il manifesto del cartellone allo stile liberty con una figura al centro incoronata da conchiglie, una sorta di enigmatica donna del mare. E allora, quelle parole semplici che nascondono profondità emotive taciute e da scoprire sembrano introdurre il primo appuntamento del cartellone con il giornalista e politico Walter Veltroni, protagonista del recital Le emozioni che abbiamo vissuto, una sorta di confessione a cuore aperto fra privato e pubblico, impegno politico e passioni culturali.
Scrive infatti Veltroni: «La vita mi ha consentito di essere spettatore privilegiato e protagonista del mio tempo. Credo che la restituzione di ciò che la vita ti ha donato sia un dovere, per alimentare la memoria, forma essenziale di coscienza civile. Vorrei che, attraverso un percorso fortemente segnato dal valore dell’emozione, si potesse ricostruire, decennio per decennio, ciò che ci è successo. Lo faremo con le parole, strumento la cui potenza spesso sottovalutiamo, e attraverso la forza evocativa di stimoli derivanti dal nostro vissuto ‘pop’: film, televisione, pubblicità, musica».
L’appuntamento con Veltroni è per il 14 novembre. Un classico della drammaturgia, un testo complesso e articolato, è invece La bisbetica domata di William Shakespeare, riadattato da Francesco Niccolini e diretto da Roberto Aldorasi. Amanda Sandrelli vestirà i panni di Caterina, una donna che sogna l’autenticità dell’amore e si ribella alle convenzioni di un mondo fatto di obblighi: «Caterina è un personaggio ambiguo e questo lo rende affascinante — scrive Niccolini —: è antipatica, è intransigente, pure sboccata e integralista, qualcuno dice pure pazza. Ma libera. Adolescenziale e romantica, altro che bisbetica: sogna un mondo in cui ci si sposa per amore».
In questo ritratto Amanda Sandrelli sembra poter regalare un’interpretazione pertinente; l’appuntamento è per il 6 dicembre. Come da tradizione, l’Orchestra di Casalbuttano e Offanengo terrà il concerto natalizio il 14 dicembre. Il 2026 si aprirà con Ma per fortuna che c’era il Gaber con Gioele Dix, in scena il 7 gennaio.
In occasione del ventennale della scomparsa dell’autore de Il grigio e del Teatro Canzone, Gioele Dix, da funambolo della scena qual è, renderà omaggio a uno dei personaggi più amati della cultura italiana, il tutto sulla scia di un’esperienza diretta che così racconta: «Vedere Giorgio Gaber a teatro era un’esperienza che ti segnava. Niente a che vedere con un comune spettacolo o concerto. Sul palco sprigionava energia pura. Grazie alla sua potenza espressiva, sapeva dare corpo alle parole come nessun altro. Era capace di farti ridere, emozionare, indignare. Era un pensatore e un incantatore».
Giampiero Ingrassia e Marianella Bargilli, il 27 febbraio, porteranno in scena Ti ho sposato per allegria di Natalia Ginzburg, una pièce che sotto il linguaggio apparentemente semplice dell’autrice di Lessico familiare nasconde significati ed echi che risuonano ancora in noi, raccontando l’indefinibile complessità del rapporto di coppia. «Reparto di ginecologia. Una donna ha le contrazioni e sta per partorire. La situazione è concitata: un ostetrico cerca di tranquillizzarla, ma soprattutto cerca di tranquillizzare l’uomo che la accompagna: il marito? No. Il fratello? No. Il compagno? Non proprio. Diciamo un amico speciale al quale la donna ha nascosto la sua gravidanza!».
È la premessa della commedia Contrazioni pericolose di Gabriele Pignotta con Rocío Muñoz Morales, Giorgio Lupano e lo stesso Pignotta, al Bellini il 21 marzo. Marina Massironi, diretta da Massimo Navone, sarà protagonista del recital Ma che razza di Otello?, una libera, liberissima riscrittura al femminile della tragedia della gelosia per eccellenza, in cui parole e musica si coniugano.
Infatti: «se a raccontarci l’Otello è Shakespeare, è una tragedia; se ce lo racconta Verdi, è un melodramma. Ma quando la narrazione della fosca vicenda del Moro è affidata a un’autrice vivace — e appassionata melomane — come Lia Celi, il risultato è un’inaspettata rilettura della storia dell’impresa verdiana, delle regole del melodramma e dei temi cari alla tragedia shakespeariana: la gelosia, il razzismo, il plagio, la calunnia. L’Otello al femminile di Marina Massironi chiuderà la stagione l’11 aprile. Completano il cartellone: il teatro per le famiglie con Amiche per la pelle della Compagnia Teatrodaccapo (21 dicembre) e il teatro ragazzi con gli spettacoli Huck! di Bam!Bam! Teatro (24 marzo) e Mio tuo nostro di Pandemonium Teatro (15 aprile).
FOTO: Nella prima riga dall'alto: Marina Massironi rilegge l'Otello, Amanda Sandrelli (a destra) interpreta Caterina nella Bisbetica domata. Dal basso a destra: la locandina di 'Contrazioni pericolose', Beppe Arena e Gioele Dix (© Nicoletta Simoncini)
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris