L'ANALISI
02 Maggio 2025 - 14:58
CREMONA - Daria è la figlia il cui destino è segnato sin dalla nascita da una mancata diagnosi. Ada è la madre che alla soglia del 50 anni scopre di essere ammalata. Il libro ‘Come d’aria’ (Eliott editore, 2023) scritto durante la malattia è la voce autentica di una madre che combatte contro un tumore e racconta alla figlia disabile la loro storia: un passo a due, per usare una terminologia presa in prestito dal glossario della danza tanto cara ad Ada d’Adamo, scrittrice e danzatrice, morta a 55 anni il primo aprile 2023 due giorni dopo essere entrata nella dozzina del più ambito riconoscimento letterario italiano, il Premio Strega, che ha poi vinto con 185 preferenze. ‘Come d’aria’, potente libro d’esordio nella narrativa della scrittrice abruzzese, sarà in vendita in tutte le edicole a partire da giovedì 8 maggio 2025 al prezzo di 9,90 euro in allegato, se lo si desidera, con il quotidiano La Provincia (eventualmente più 1,30 euro, cioè il costo del giornale). L’iniziativa si svolge in collaborazione con Il Sole 24Ore.
Si parla molto di corpo nel libro che è ovviamente al centro di tutto perchè tutto passa attraverso i corpi di madre e figlia: fatiche quotidiane, rabbia, segreti, ma anche gioie inaspettate e momenti di infinita tenerezza. Le parole attraversano il tempo, in un costante intreccio tra passato e presente.
Quando Ada scopre di avere un tumore e di doversi curare, la sua principale paura è quella di non riuscire ad avere più un contatto fisico con la figlia, toccarla, accudirla. Riflette sulla beffa di avere una figlia che non controlla i suoi movimenti quando lei, da danzatrice, «per anni ha ricercato la grazia del gesto», abituata a tenere sotto controllo anche «la posizione di un mignolo» e ora si ritrova alle prese con il corpo di Daria, completamente fuori controllo, con scatti epilettici, una schiena e una testa incapaci di stare dritte. Non vede e non è minimamente autonoma. E alla fine si ritrova alle prese anche con i danni al proprio corpo, per un grave tumore al seno, di cui riappropriarsi dopo i guasti della chemioterapia, con fatica, impegno e dialogo.
Ma Ada e Daria non sono sole. C’è Alfredo, il compagno e papà, perché la malattia può distruggere ma anche «moltiplicare l’amore» e vincere quei momenti in cui la normalità degli altri, la loro vita che scorre come prima, che non è cambiata, scava dentro la tua intima solitudine, e tu ti chiedi come hai fatto a non crollare. Ed è grazie a questo che il corpo si trasforma, sembra perdere peso come quando si è in acqua e Ada ha piano piano incominciato a incorporare i limiti del corpo della figlia in uno scambio quasi simbiotico.
Per questo il libro inizia il suo percorso affermando: «Sei Daria. Sei d’aria» e finisce annotando «Sono Ada. Sarò d’aria». È la leggerezza del mettersi a nudo con semplicità, con naturalezza a guidare il lettore e coinvolgerlo in un racconto affettuoso, tenero e crudele di accettazione dell’altro. Intrecciando senza soluzione di continuità passato e presente, l’autrice racconta a se stessa (e a noi) cosa è accaduto nell’arco dei primi sedici anni di vita di Daria, compreso l'ultimo in cui la mamma è stata piegata, ma non spezzata, dalla malattia.
SCRITTRICE E DANZATRICE MORTA NEL 2023 A 55 ANNI
Nata a Ortona nel 1967, Anna D’Adamo si è diplomata all’Accademia nazionale di danza e ha conseguito due lauree: in lettere alla Sapienza e in discipline dello spettacolo. Ha scritto diversi saggi incentrati sul ruolo del corpo nell’arte e nella danza, si è occupata della produzione e promozione di spettacoli teatrali ed è stata molto attiva nell’ambito della letteratura per l’infanzia. È morta nel 2023 dopo una lunga malattia pochi giorni dopo essere entrata nella dozzina del Premio Strega 2023 con ‘Come d’aria’, il suo romanzo d’esordio, nel quale una madre racconta alla figlia Daria, disabile la scoperta della malattia. ‘Come d’aria’ è stato insignito del Premio Strega 2023 con 185 voti.
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