L'ANALISI
09 Gennaio 2024 - 15:46
Palazzo Affaitati
CREMONA - Un viaggio nel tempo, stando fermi nello spazio. Lo spazio è quello di palazzo Affaitati, raccontato attraverso le trasformazioni subite nel corso dei secoli. Questo è il senso del ciclo di incontri ‘Palazzo Affaitati. Da nobile dimora a casa della cultura’, un intenso programma messo in campo dalla Società Storica Cremonese, presieduta da Angela Bellardi, in sinergia con le istituzioni culturali che abitano oggi il palazzo: il sistema museale e l’assessorato alla cultura in primis, guidato da Luca Burgazzi e la Biblioteca Statale, diretta da Raffaella Barbierato.
L’intero progetto è curato da Bellardi, Mariella Morandi e Sonia Tassini. Si parte giovedì 11 gennaio alle 16,45 in sala Puerari con il primo incontro dedicato alla famiglia Affaitati, affidato a Laura Goi. Come dire la storia della città si ri-costruisce insieme, indagandone le trasformazioni, chiamando a raccolta i diversi attori che hanno partecipato e partecipano alla vita di palazzo Affaitati. Un po’ come è accaduto con l’ex monastero di Santa Monica, oppure l’ex ospedale, la Società Storica Cremonese si è posta l’obiettivo di indagare i luoghi della cultura e società cremonesi per raccontarne le trasformazioni, le funzioni e i protagonisti. Questo è stato anche lo spirito con cui in tempi pandemici fu promosso il ciclo della Piazze in dialogo che ha fornito, in un certo senso, la chiave di lettura di un modo di fare divulgazione storica, iniziato con la valorizzazione delle notizie sul Castello di Santa Croce, un luogo scomparso per raccontare la storia della città.
«Sono molto contento che insieme alla Società Storica inizi un percorso di approfondimento su Palazzo Affaitati. Dopo lo studio sul Vecchio Ospedale ora pronto per i lavori di riqualificazione, quest’anno abbiamo voluto concentrarsi su uno dei palazzi più importanti del nostro patrimonio pubblico che ha sicuramente la necessità di nuovi finanziamenti – commenta Burgazzi, assessore alla cultura del Comune -. Palazzo Affaitati è sede di musei, Biblioteca Statale, Centro Fumetto e Informagiovani ed è sempre più al centro della vita culturale della nostra città. Iniziare un percorso di studi è il primo passo verso una progressiva valorizzazione di cui la città ha bisogno. Ringrazio quindi la Società Storica Cremonese per aver, ancora una volta, colto la necessità di un lavoro comune per valorizzare al meglio il nostro patrimonio. Sarà davvero un anno importante e ricco di approfondimenti».
«Per il 2024 è stato pensato un impegnativo e lungo percorso che come sempre partendo da un luogo fisico: il palazzo Affaitati racconta non solo le vicende architettoniche, ma anche i personaggi che l’hanno abitato o che hanno contribuito alla sua trasformazione: da residenza aristocratica a sede del Museo e della Biblioteca Statale – spiega Angela Bellardi -. Si parte infatti giovedì con Laura Goi che parlerà della famiglia Affaitati, per proseguire con le importanti riforme del ‘700 ad opera della famiglia Magio, spiegate dall’architetto Giuseppe Angelo Landi, mentre Mariella Morandi racconterà le caratteristiche degli appartamenti settecenteschi e della vita che in essi si svolgeva».
«Il racconto poi si soffermerà sulle vicende dei coniugi Luigi Dati e Antonia Ugolani – raccontate da Fabrizio Loffi - che pur possedendo il palazzo mai o poco lo abitarono per giungere al lascito da parte di Antonia all’Ordine ospedaliero dei Fatebenefratelli, episodio di snodo della storia del palazzo che verrà analizzato da Annarosa Dordoni – continua Bellardi -. I Fatebenefratelli che già avevano un piccolo ospedale dell’Incoronata incaricarono importanti architetti cremonesi (Rodi prima e Visoli poi) per progettare la trasformazione dell'edificio in ospedale. Questo aspetto prettamente architettonico verrà illustrato da Sonia Tassini e Cristina Piazzi. Si tratta di un primo e importante contributo allo studio di un complesso architettonico che non è mai stato analizzato in maniera sistematica ed esaustiva».
Docenti universitari, ricercatori e storici per passione, non che alcuni membri della Società Storica Cremonese contribuiranno a raccontare la vicenda di palazzo Affaitati e le sue trasformazioni.
Gli aspetti di carattere storico/architettonico si intrecciano a quelli di carattere sociale e antropologico così «spetterà a Gianni Fasani illustrare che tipo di cure mediche praticavano in rapporto anche alla presenza scientificamente importante presso l'ospedale maggiore di Francesco Robolotti. Robolotti fu figura assolutamente significativa non solo come medico ma anche come politico e studioso di storie patrie. A questo sarà dedicata la conferenza tenuta da Maria Luisa Betri che chiuderà la prima sezione del ciclo di conferenze – continua Bellardi -. Gli incontri della ripresa autunnale saranno focalizzati a raccontare la storia moderna del palazzo, in pratica la terza vita del palazzo quando dopo essere stato palazzo nobiliare, ospedale diviene sede delle più importanti istituzioni culturali della città: il Museo Ala Ponzone e la Biblioteca Statale. Così Elisabetta Bondioni illustrerà il passaggio di palazzo Affaitati da ospedale a museo, Mario Marubbi farà un excursus museografico sugli allestimenti nel corso dei decenni delle collezioni civiche, chiuderà il ciclo Raffaella Barbierato che illustrerà la storia della biblioteca dalle origini gesuitiche alla realtà attuale». Tutti gli incontri si tengono in sala Puerari.
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