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UNA VITA PER LA MUSICA

Dagani: «Il mio nome è Giulia, cantautrice con la voce rock»

Con il nuovo progetto l’artista archivia lo pseudonimo Giuliètte. E The Kardashians scelgono un suo brano

Luca Muchetti

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redazioneweb@laprovinciacr.it

10 Agosto 2023 - 05:15

Dagani: «Il mio nome è Giulia, cantautrice con la voce rock»

Giulia Dagani, musicista a tutto tondo e didatta (make up di Veronica Cipelletti, © Veronica Cipelletti)

CREMONA - Chiamatela Giuliètte, ma ancora per poco. Giulia Dagani, voce rock fra le più note fra quelle cresciute all’ombra del Torrazzo, è impegnata negli ultimi tempi con un progetto che, anticipa lei, è destinato ad aprire un nuovo capitolo nel percorso creativo della cantante. Il giro di vento pare essere stato sottolineato anche da una bella e del tutto inaspettata sorpresa: la produzione di ‘The Kardashians’ (in onda su Disney+) ha scelto il remix di ‘Io vivo di te’, brano pubblicato da Giulia originariamente dieci anni fa, per una delle nuove puntate della popolare serie statunitense.

Una notizia piovuta dal cielo?

«Sì, un giorno mi chiama l’editore con cui avevo pubblicato ‘Io vivo di te’ nel 2013, grazie alla vittoria di un contest che all’epoca avevo vinto, e mi dice che hanno scelto il remix per la nuova stagione. Si tratta della puntata ambientata a Milano. Nell’episodio la mia canzone ha ampio spazio, più di un minuto».

Ed è riuscita a capire come sono risaliti a quel pezzo?
«Penso che le case di produzione cerchino editori in base alla nazione in cui vogliono pescare brani. Volevano musica italiana evidentemente, anche perché pare che i Maneskin abbiano un po’ influenzato le tendenze negli ultimi tempi, così ora in America c’è un po’ di curiosità e di interesse in più nel mondo delle serie verso la musica italiana. Ma, soprattutto, la puntata era ambientata in Italia, quindi un pezzo in lingua era perfetto. Non so, non me l’aspettavo, dopo quasi dieci anni poi».

Di questo nuovo EP invece cosa si può anticipare?
«Dovrebbe prendere una direzione molto differente da quanto è uscito fin qui col nome di Giuliètte, qualcosa di tanto diverso che probabilmente uscirà con il mio vero nome, anche a sottolineare uno stacco rispetto al passato. Alcuni brani sono già stati presentati dal vivo di recente in un concerto allo Spoon e poi al PAF: è un progetto in italiano, più cantautorale e che guarda al rock. Siamo in quattro e come suoniamo dal vivo registriamo in studio: l’approccio è questo. Sono brani che ho scritto con la chitarra da quando ho iniziato il Conservatorio a Brescia. Dai tempi del Covid ho iniziato a comporre cose nuove, e al momento i brani previsti sono tre. I ragazzi che suonano con me sono alcuni compagni di Conservatorio, un mio professore che cura con me la produzione dell’EP, e poi ci sono anche io che suono la chitarra, anche se non sono chitarrista, perché i brani sono nati così. Quando uscirà? Al momento è presto per dirlo, voglio prima finire la produzione».

Il tutto a tredici anni esatti dal suo debutto discografico come Giuliètte.
«Era il 2010 e usciva ‘Start’. Quel disco online oggi non c’è nemmeno, presto lo caricherò su Spotify. Ogni tanto c’è qualcuno che me lo chiede, perché in effetti non è presente su nessuna piattaforma, tranne qualche canzone su YouTube. Ci tengo, mi piacerebbe ripubblicarlo».

Nel frattempo è diventata corista del gruppo tributo ai Pink Floyd Time on The Moon. Come c’è arrivata?
«Ho iniziato ad ascoltare i Pink Floyd ‘da grande’ in realtà, perché è un gruppo che lego alla mia infanzia: li ascoltava mio papà. Per anni non li ho più ascoltati, mi davano nostalgia, poi mi ci sono riavvicinata anni dopo. Sono una band importante per qualsiasi musicista e parlando con Francesco Zovadelli (voce e chitarra dei Time on The Moon, ndr) gli dissi che se mai col gruppo avessero avuto bisogno di una sostituzione, io sarei stata più che disponibile. Il caso ha voluto che avessero bisogno davvero di una corista poco prima della data zero dello scorso anno al San Domenico di Crema. Una settimana prima ho preparato il repertorio, compresa ‘The Great Gig In The Sky’. Una bella sfida. Fra l’altro la prima cosa che mi dissero fu: ‘Devi fare la voce più alta!’».

Nove anni fa partecipava a The Voice of Italy, prima nel team J-Ax e poi nel team Pelù. Oggi come valuta quell’esperienza, anche alla luce della sua attività di docenza?
«Quando sono uscita da The Voice ho avuto due estati particolarmente fitte di live, e come autrice ho scritto, cantando con i Candies For Breakfast. Finita quella parentesi sono tornata a scrivere da sola. Un’esperienza forte e grande come The Voice mi aiuta ancora oggi a spronare gli allievi (sempre stando al mio posto e senza forzare nessuno) affinché abbiano anche un altro progetto musicale al di fuori dei talent. La mia esperienza è stata positiva, ma il rischio è sempre quello di uscire dopo aver ‘visto l’oro’, e non avere una band, e non riuscire a suonare in giro. A me questo per fortuna non è accaduto».

Ci sono ormai molti musicisti cremonesi che suonano sui più importanti palchi del pop e del rock italiano. Ma di musica live a Cremona ce n'è abbastanza?
«Ci sono tanti cremonesi che stanno avendo grande successo e questo è bellissimo. Sogno un concerto con tutti i musicisti locali che sono riusciti a fare cose importanti, e ormai ce ne sono parecchi. Per i live magari a Cremona c’è poca roba, ma credo anche che oggi ce ne sia un po’ di più rispetto a cinque o sei anni fa. Tendenzialmente a Cremona siamo lamentoni, e nessuno è profeta in patria. Ma la nostra è anche una città che offre la possibilità di conoscere e connettersi con persone che fanno musica molto diversa, penso alla liuteria e alle persone che arrivano qui da mezzo mondo. A Cremona sto suonando poco ultimamente, ma più che altro per scelta. Voglio bene a Cremona, non mi sento di lamentarmi sinceramente».

I PRIMI BRANI COMPOSTI AL LICEO

Giulia Dagani nasce a Cremona nel 1989 e si dedica alla musica fin dai primi anni di vita. Durante gli studi presso il liceo delle Scienze sociali ad indirizzo musicale di Cremona inizia infatti a scrivere le sue prime canzoni. Nel 2010 pubblica, con il nome d’arte Giuliètte, il disco d’esordio ‘Start’.

Dal 2010 al 2020 è front-woman della rock female band Shooting Stars. Partecipa all’accademia di Area Sanremo 2012 e arriva tra i 40 finalisti con il brano ‘Caramelle e Cartoons’.

Nel 2013 vince il concorso Senza Etichetta e Videofestival Live, conquistando la targa di «cantautore originale» con il brano ‘Generazione cantanti’.

A ottobre 2013 pubblica il singolo ‘Io vivo di te’, prodotto insieme a Mattia Tedesco e Paolo Valli. Giulia inizia la scrittura e realizzazione del suo singolo ‘Cerco disperatamente Costanza’ che viene pubblicato nell’autunno 2014, seguito dal videoclip girato da Bazoo_BZK.

Nella primavera del 2014 partecipa a The Voice Of Italy. Nell’estate del 2015 nasce la band Candies For Breakfast, nel 2018 esce il disco omonimo in inglese prodotto insieme ad Andrea Trix Tripodi.

Nel 2019 riprende a scrivere in italiano e nell’estate del 2020 pubblica ‘Ditemi Dove Andate’, brano co-prodotto con Diego Barborini presso lo Stable Studio. Nel giugno 2021 pubblica il singolo ‘Lato B’, prodotto anche in questo caso con Diego Barborini presso Stable Studio.

Nell’aprile 2022 diventa corista della tribute band Time On The Moon. Nel luglio del 2022 pubblica il suo ultimo singolo ‘Sono Viva’ con il nome d’arte Giuliètte, co-prodotto anche in questo caso con Diego Barborini presso Stable Studio.

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