L'ANALISI
29 Ottobre 2025 - 12:03
ROMANENGO - Nel pomeriggio del 28 ottobre i Carabinieri di Romanengo hanno eseguito nei confronti di un uomo, già noto alle forze dell’ordine, una misura cautelare di divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico, disposta dal Tribunale di Cremona per tutelare la moglie, vittima di maltrattamenti da tre anni.
Il provvedimento scaturisce dalle indagini dei militari avviate dopo l’ennesima aggressione e la denuncia presentata dalla donna, ormai provata da una situazione insostenibile. Secondo quanto ricostruito, tre anni fa, dopo molti anni di matrimonio, il marito aveva iniziato ad abusare di alcol, circostanza sfociata in frequenti episodi di violenza.
La donna aveva quindi interrotto la convivenza e lasciato l’abitazione familiare per timore della propria incolumità. L’uomo, tuttavia, non avrebbe accettato la separazione di fatto: l’avrebbe seguita, si sarebbe appostato nei pressi della nuova casa, aggredendola verbalmente, minacciandola e tempestando quotidianamente di telefonate e messaggi.
Nei giorni scorsi si sarebbero verificati due episodi particolarmente gravi: in un’occasione avrebbe strappato e distrutto i documenti necessari alla separazione; il giorno successivo l’avrebbe raggiunta mentre rincasava con il pretesto di parlarle e, di fronte al rifiuto, avrebbe tentato di colpirla con dei pugni.
Gli accertamenti dei Carabinieri sono stati trasmessi all’Autorità giudiziaria che, valutata la reiterazione e la gravità delle condotte, ha emesso il provvedimento a tutela della vittima: all’uomo è fatto obbligo di non avvicinarsi all’abitazione e ai luoghi da lei frequentati e di non contattarla con alcun mezzo. È prevista inoltre l’applicazione del braccialetto elettronico per il monitoraggio del rispetto delle prescrizioni.
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