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INFRASTRUTTURE DEL TERRITORIO

Ponte di Ostiano osservato speciale, e a San Daniele c'è il sopralluogo

Partito il cantiere per il restyling del viadotto costruito nel 1948. L'altra struttura, inaugurata nel 1980, appare sempre più usurata

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

29 Giugno 2025 - 11:46

Ponte di Ostiano osservato speciale, e a San Daniele c'è il sopralluogo

I cantieri sul ponte di Ostiano (a sinistra) e di San Daniele Po (a destra)

OSTIANO - Cantiere partito e intervento sul ponte di Ostiano che procede senza intoppi. «Anche se per ora i lavori sono confinati nella parte sottostante la struttura – conferma il sindaco Canzio Posio – in particolare all’apparato che sostiene il piano viario. In pratica coloro che transitano sul ponte non notano alcunché perché il ponteggio è sotto e al momento il traffico viaggia ancora a due carreggiate». Quando invece il cantiere si sposterà sopra il viadotto, il traffico sarà a senso unico alternato e regolato dal semaforo. Il progetto di riqualificazione e messa in sicurezza è un’opera da 700mila euro della quale si occupa la Provincia ed è finanziato dal cosiddetto decreto ponti.

Il sindaco Canzio Posio

«Quelli partiti due settimane fa sono i lavori appartenenti alla seconda tranche di interventi di un progetto esecutivo approvato qualche anno fa e che serve a ristrutturare il viadotto, ma soprattutto a monitorarne tenuta e sicurezza per gli utenti visto che la provinciale su cui si trova, la numero 83, è una arteria particolarmente battuta, anche da mezzi pesanti». Il costo si riferisce all’intero progetto che comprende due interventi, quello attuale e un primo gruppo di lavori che «aveva riguardato lo studio e l’analisi dei materiali costitutivi del ponte, le prove di stabilità strutturali fatte con tecniche avanzate di pesi per capire lo stato conservativo del ponte stesso».


I test erano stati fatti alcuni anni fa da tecnici specializzati con imbragature ed attrezzature per verificare lo stato di conservazione della parte sottostante. Inoltre, erano state effettuate le prove di carico predisposte dalla Provincia di Cremona che aveva organizzato le operazioni posizionando in diversi momenti e in modo alternato quattro mezzi pesanti da 42 tonnellate l'uno sul manufatto di cemento armato che risale al 1948. Scopo verificarne le sollecitazioni con il massimo carico e a vuoto. Un intervento, già finanziato, propedeutico al cantiere attuale.

«Si erano calati con le corde fino al pelo dell’acqua. Sospesi in imbragature sotto le arcate i tecnici specializzati avevano controllato lo stato di salute della struttura. Superati questi test si è potuto procedere agli interventi mirati per garantire lunga vita al manufatto». Ora si agirà sul risanamento di archi, traverse e armature. Le porzioni di calcestruzzo più affaticate verranno rimosse e pulite con sabbiatura a secco; le armature ossidate saranno trattate con prodotti anticorrosivi e, successivamente, ricoperte da nuovo calcestruzzo protettivo.

Sarà inoltre ripristinata la traversa danneggiata da un urto, mentre l’intera superficie riceverà un trattamento finale che terrà lontana usura e intemperie. Le armature verranno trattate con dei prodotti anticorrosivi. I lavori di risanamento sulla struttura si erano resi necessari a seguito di usura, come è normale che sia, e di alcuni rigonfiamenti, con distacco del copriferro, il danneggiamento di una traversa ad arco, dovuto a un urto, e diffusi rigonfiamenti con ossidazione delle armature. Il progetto prevede una serie di opere di manutenzione straordinaria. Quanto alle tempistiche si prevedono circa tre mesi di lavoro e solo quando l’intervento si sposterà nella parte soprastante si istituirà il senso unico alternato regolato da semaforo attivo ventiquattr’ore.

Proseguono i lavori sul ponte di San Daniele Po

A SAN DANIELE TERZO INTERVENTO DI MESSA IN SICUREZZA IN 10 ANNI

SAN DANIELE PO - Nessun intoppo nemmeno per quel che riguarda i lavori su un altro viadotto del nostro territorio, il Ponte Verdi a San Daniele Po. La struttura, decisamente più giovane rispetto a quella ostianese, è stata inaugurata nel 1980, però appare molto più usurata tanto che quello in corso è il terzo cantiere di messa in sicurezza degli ultimi dieci anni. Al momento si stanno eseguendo lavori sulla corsia che va dalla sponda parmense a quella cremonese. Sono stati ripristinati parapetti e guardrail, è stata rimossa la vecchia pavimentazione stradale e ne verrà fatta una nuova.

Successivamente si farà la stessa cosa anche nella corsia opposta. Come da progetto verranno anche eseguiti lavori in alveo sulle pile numero 60 e 61 per consentire la riapertura del ponte anche ai mezzi da 56 tonnellate in doppio senso di marcia. Verranno anche impiegati tecnici specializzati in interventi subacquei. Il cantiere, affidato al raggruppamento temporaneo di imprese formato da Steel Concrete Consorzio Stabile di Verona, Locapal di Venezia e Nautilius di Venezia, salvo imprevisti, si dovrebbe concludere entro la primavera del 2026.

Il costo è di circa 20 milioni di euro stanziati nel 2020 dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. A giorni, probabilmente entro la fine della settimana prossima, dovrebbe essere convocato un sopralluogo con gli amministratori sia della provincia di Parma che di Cremona per fare il punto della situazione. 

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