L'ANALISI
20 Marzo 2025 - 05:20
CREMONA - Premiati gli sforzi della polizia locale, che nel 2024 ha coinvolto con le sue iniziative quasi duemila tra bambini e ragazzi. Una grande annata, in cui le iniziative si sono moltiplicate e i confini si sono espansi. Ora, le campagne di sensibilizzazione non sono più dirette solo alle scuole, ma anche a un nuovo pubblico con un format più ‘informale’.
Gli incontri del 2024 hanno coinvolto un totale di 1805 giovanissimi, contro i 1031 del 2023. Nel suo insieme, la campagna è stata rinforzata, col risultato che i dati forniti dalla polizia locale riportano quasi tutti un segno più, talora anche marcato: in termini di personale coinvolto, infatti, sono stati 14 gli operatori della polizia locale attivi sul territorio (4 in più che nel 2023), che hanno eseguito un totale di 93 interventi educativi (contro i 60 del 2023).
La platea dei partecipanti, in totale, comprende 8 istituti scolastici (soprattutto scuola primaria), 3 scuole dell’infanzia e 2 cooperative. Tra le iniziative, si aggiungono 15 incontri con le cooperative sociali LAE ed Agropolis per l’uso di velocipedi e monopattini, conferimento rifiuti, prevenzione truffe e raggiri, utilizzo nuove tecnologie, per un coinvolgimento totale di altri 100 ragazzi. Parallelo l’approccio sul tema A.L.I.C.E, dedicato alla violenza di genere; un centinaio di ragazzi che prestano servizio civile per il comune di Cremona hanno svolto 5 incontri sul tema tema ‘la violenza all’interno delle relazioni di coppia’. Infine, l’approdo agli audiovisivi: 6 registrazioni, micropuntate di circa 5 minuti.
Positivo il commento di Luca Iubini, comandante della polizia locale di Cremona. «Come è evidente dai dati – esordisce – l’anno 2024 ha portato grandi risultati. Finalmente, possiamo dire, l’attività è andata incontro ad una ripresa proficua». Iubini si sofferma poi ad analizzare la novità, costituita dal nuovo progetto ‘rispetto il codice se rispetto’, spiegandone il senso: «Abbiamo creato una modalità nuova e fresca – spiega Iubini – che si presenta come una campagna di comunicazione diretta ad altri canali rispetto a quelli tradizionali. Consiste, in breve, nel confezionare inserti di durata ridotta, vere e proprie pillole. Questa strategia ci permette, grazie anche ai nostri operatori, di arrivare a un nuovo bacino di bambini».
«La chiave – conclude Iubini – è quella di costruire una narrazione dei fatti che possa essere più fresca e accattivante. Non è vero che il pubblico più giovane è completamente estraneo alle dinamiche della strada, solo perché non sa guidare. La svolta è stata quella di ampliare il contesto di intervento». Ancora poco spazio è riservato al nuovo codice della strada.
«Per un alunno delle elementari – argomenta Iubini – il tema dell’abuso di alcol alla guida, esplorato nel dettaglio dalla polizia locale in alcuni incontri che abbiamo tenuto, è forse prematuro. Lo è ancora di più se si tiene in considerazione che il decreto è uscito tardi nel corso dell’anno, a programmi già pronti. Più interessante, invece, passare la parola alle scuole superiori, che con la strada, presto, avranno a che fare come soggetti direttamente coinvolti».
La città, spiega Iubini, risponde con entusiasmo. «Non trasmettiamo semplicemente la norma astratta, ma la sua ratio, che va ottemperata al di là della sanzione. È fondamentale perché ci sia un buon riscontro sui sinistri, che finora restano sostanzialmente costanti».
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