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LA STORIA

I gemelli della politica, insieme da sempre

Antonio primo cittadino a Gabbioneta (2° mandato), Amedeo neo eletto vice sindaco a Vescovato. I Bonazzoli condividono la stessa grande passione: «L’abbiamo ereditata da mamma Agnese...»

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

18 Luglio 2024 - 05:25

I gemelli della politica, insieme da sempre

I gemelli Bonazzoli lo scorso 18 ottobre nel giorno del 40° compleanno

Uno è sindaco di Gabbioneta Binanuova, l’altro vice sindaco di Vescovato. Segni particolari: gemelli. Antonio e Amedeo Bonazzoli, dal 10 giugno scorso, condividono, tra tante cose, anche la passione e l’impegno politico che li ha portati ad essere l’uno primo cittadino, riconfermato, di Gabbioneta Binanuova, l’altro vice sindaco di Vescovato. Classe 1983, originari di Binanuova, dove hanno vissuto con il papà Paolo e la mamma Agnese, i gemelli Bonazzoli da sempre sono impegnati nel volontariato e nell’associazionismo di paese, «propensione che abbiamo ereditato da mamma Agnese, sempre pronta ad aiutare il prossimo e chiunque avesse bisogno».

Famiglia molto unita, i gemelli Bonazzoli hanno anche una sorella maggiore, Elena, infermiera come Amedeo che ad oggi è il coordinatore del pronto soccorso dell’ospedale di Cremona, oltre che consigliere del sodalizio vescovatino Cremona Soccorso. Antonio, invece, è responsabile commerciale e di impianto in una azienda di rifiuti di Cremona. Molto legati tra loro, i due gemelli hanno un rapporto davvero unico che li porta a sentirsi molto spesso durante la giornata per i più svariati motivi e ad avere un’intesa che va oltre il legame gemellare.

«Riusciamo a capirci anche senza parlare – dicono – . Non sappiamo se dipenda dal fatto di essere gemelli, ma certo è che questa particolare intesa ci unisce molto». Ora anche la stessa passione politica che li vede in prima linea nei rispettivi paesi. Un impegno che li lega, se mai ce ne fosse stato bisogno, ancora di più e li porta ad avere l’ennesima cosa in comune, «oltre all’aspetto fisico e al timbro di voce».

ANTONIO BONAZZOLI: «CONSIGLI? SE SERVISSE...»

GABBIONETA BINANUOVA - Antonio Bonazzoli è sindaco di Gabbioneta Binanuova.

Quando è nata la passione per la politica?
«La passione politica dura ormai da undici anni, prima di essere eletto sindaco nel 2019, sono stato vice sindaco. È un ambito che mi appassiona e mi piace molto, anche se le difficoltà di amministrare un paese piccolo come il mio sono notevoli».

Sono anni complicati questi...
«So quello che mi aspetta nei prossimi cinque anni e, a tratti, la cosa mi spaventa un po’».

Perché?
«Fare il sindaco al giorno d’oggi non è facile, ci sono tante competenze da mettere in campo, vincoli, burocrazia e spesso si vorrebbe fare molto più. Su questo ho messo in guardia Amedeo. Che non sarà semplice, anzi. Ci saranno momenti difficili, di sconforto. All’inizio c’è grande entusiasmo, si parte carichi, come è giusto che sia. Lui poi è alla sua prima esperienza, ha avuto un ottimo riscontro in termini di preferenze, meritate peraltro, e sono convinto che metterà in campo tutto l’impegno e la sua capacità organizzativa. Però è anche giusto avere la consapevolezza che all’interno di questo percorso ci potranno essere delle difficoltà».

Gli ha dato consigli?
«No, o almeno non ancora. Ho condiviso la sua scelta di mettersi a disposizione del paese, so che lo farà nel miglior modo possibile, stando vicino alla gente perché è nella sua naturale predisposizione. Non credo avrà bisogno di consigli, ma se fosse necessario, basta una telefonata. O al limite, ci vediamo a casa». 

AMEDEO BONAZZOLI: «VOGLIO FARE PER GLI ALTRI»

VESCOVATO - Amedeo Bonazzoli, da poco più di un mese, ha assunto la carica di vice sindaco di Vescovato.

Avrebbe mai pensato che il primo incarico sarebbe stato quello di vice sindaco?
«Non me lo sarei mai aspettato, è stata una sorpresa. Quando abbiamo cominciato a formare il gruppo che poi ha vinto le elezioni mi sono messo a disposizione, quasi per gioco animato dalla volontà di fare qualcosa per il mio paese e per il futuro dei miei figli. Non pensavo che sarei diventato vice sindaco, ma nemmeno di raccogliere così tante preferenze. Cosa che mi carica di ulteriori responsabilità verso chi mi ha votato».

Cosa l’ha spinta a scendere in campo?
«Una serie di situazioni e coincidenze, ma soprattutto la voglia di consegnare ai miei figli un paese migliore. Aiutare le persone mi piace molto, lo faccio da sempre con il mio lavoro, ma non solo. E lo faccio nel modo più disinteressato possibile, credo che anche l’impegno politico sia una forma di volontariato».

Come sono andate queste prime settimane?
«Ogni giorno incontro tante persone, vorrei dare loro una risposta concreta alle tante necessità ed esigenze. Sono alla mia prima esperienza politica, ma non mi sento un politico. Il mio impegno sarà dettato anche dalla mia disposizione naturale di aiutare gli altri».

Il suo gemello è stato da esempio in questa sua scelta?
«Questa nuova avventura è stata dettata soprattutto dalla voglia di fare qualcosa per il mio paese». 

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