L'ANALISI
15 Ottobre 2022 - 16:29
CAORSO - È vivo grazie alla prontezza dei compagni di ballo, ma soprattutto grazie al fatto che a pochi metri di distanza si trovava un defibrillatore semiautomatico. Un 70enne, ora fuori pericolo, è stato infatti salvato tramite l’azione delle piastre e della scarica elettrica: durante una lezione di ballo all’ex scuola di Zerbio, infatti, ha improvvisamente accusato un malore accasciandosi a terra privo di sensi. Mentre veniva composto il 118 alcuni dei presenti, intuendo la gravità e sapendo che all’esterno dell’edificio era stata installata una teca con un Dae, sono corsi a prenderlo.
Hanno quindi attaccato le placche al petto dell’uomo e seguito le indicazioni della voce metallica. Le scariche si azionano, va ricordato, solo se lo strumento salvavita ne riconosce la necessità. Ovvero in caso di arresto cardiaco. Fortunatamente il defibrillatore, azionato in pochissimo tempo, ha fatto ripartire il battito cardiaco. All’arrivo dei soccorritori – Pubblica assistenza di Cortemaggiore e personale infermieristico del 118 – il quadro clinico del 70enne è apparso meno critico. Ricoverato in ospedale, si è già ripreso. I medici hanno riconosciuto il ruolo provvidenziale della procedura.
È la terza volta in pochi anni che a Caorso un uomo viene salvato grazie all’uso del Dae, non a caso si tratta del paese piacentino con il maggior numero di dispositivi in rapporto alla popolazione. Cosa possibile grazie all’impegno di Comune e dell’associazione Progetto vita.
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