Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

I CREMONESI A ROMA

Giubileo, ecco la meglio gioventù: «Giorni di fede e gioia»

Esperienza unica per i trecento ragazzi guidati dal vescovo Napolioni alla veglia di sabato

La Provincia Redazione

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

03 Agosto 2025 - 19:29

CREMONA - Sabato sera, al culmine del giubileo, papa Leone XIV ha incontrato i giovani di tutto il mondo a Tor Vergata: c’erano anche i giovani cremonesi e cremaschi, accompagnati dai rispettivi vescovi. Nel corso della veglia presieduta a Tor Vergata, conclusa con l’adorazione eucaristica, il pontefice ha chiesto ai giovani di cambiare il mondo con la forza gentile e sovversiva della fede.

Prima del grande evento, l’appuntamento con i vescovi ha preparato i giovani ad assistere alla veglia serale. «Come Giovanni Battista – ha detto il vescovo di Cremona Antonio Napolioni nella sua omelia – siamo chiamati a dare testimonianza fino al sangue con coraggio senza compromessi, anche in circostanze banali. Giovanni Battista è il più grande di tutti i profeti eppure il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».


Sono proprio i giovani, dunque, a dover costruire la ricetta del cambiamento. «Ognuno di noi — ha proseguito il vescovo — è candidato ad essere il più piccolo. Se la nostra piccolezza è la piccolezza del Regno di Dio, diventa benedetta se consegnata, condivisa con Gesù e con i fratelli. E la Chiesa è bella quando è un popolo dei piccoli. Certo, è bello vedere le grandi basiliche, ma l’esercizio del potere e di lotte con i poteri del mondo di altre epoche non ci fanno invidiare quei secoli, anzi ci devono far vivere il nostro come provvidenziale, con le sue sfide e le sue complessità, purché lo affrontiamo con la comunione dei piccoli, del piccolo popolo che non smettere di credere, sperare e amare».

La sera, invece, le potenti immagini del papa che porta la croce seguito dal corteo di giovani hanno scaldato il cuore dei presenti. La Chiesa, ha detto il papa, si fonda sull’energia delle nuove generazioni: «Quanto ha bisogno il mondo di missionari del Vangelo che siano testimoni di giustizia e di pace! Quanto ha bisogno il futuro di uomini e donne che siano testimoni di speranza!». E ha consegnato loro una sua preghiera personale: «Grazie, Gesù, per averci raggiunto: il mio desiderio è quello di rimanere tra i Tuoi amici, perché, abbracciando Te, possa diventare compagno di cammino per chiunque mi incontrerà. Fa’, o Signore, che chi mi incontra, possa incontrare Te, pur attraverso i miei limiti, pur attraverso le mie fragilità».


«Perseverate nella fede con gioia e coraggio», ha concluso il Papa, aggiungendo semplicemente un «Grazie!». Dopo aver risposto a tre domande del pubblico, Leone ha poi chiesto di pregare per le due ragazze che hanno trovato la morte mentre viaggiavano verso Roma per il Giubileo e per un ragazzo spagnolo ricoverato al Bambin Gesù.


Si chiudono così tre giorni intensi, carichi di valore spirituale. Sono iniziati venerdì con l’evento ‘Tu sei Pietro’, a cui hanno partecipato anche i cardinali Matteo Zuppi e Pierbattista Pizzaballa; a migliaia in piazza san Pietro, animata dalla musica di artisti italiani e infervorata dagli interventi dei giovani testimoni della Chiesa nel mondo (tra cui anche il cremonese Nicolò Govoni). Sabato, la veglia con il Papa, e ieri mattina la messa a Tor Vergata, presieduta sempre da Leone XIV.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400