“NELNEL_Design per l’Africa” evento per sostenere l'educazione a Kinshasa

Domenica 14 dicembre 2025, dalle 16 alle 20, lo spazio DANZAREA di Cremona ospiterà “NELNEL_Design per l’Africa”, un evento di esposizione e incontro che segna l'avvio di un'importante iniziativa di raccolta fondi.

La mostra presenterà una ricca collezione di pezzi unici di design, artigianato artistico e upcycling realizzati dall'architetto Nelly Bonati, il cui ricavato sarà interamente devoluto per sostenere una struttura educativa nella Repubblica Democratica del Congo.

L'obiettivo di questa iniziativa è contribuire alla crescita e al buon funzionamento di una scuola materna e primaria gratuita nel villaggio di Nganda Pio, nei pressi di Kinshasa. Questa struttura è nata e si è sviluppata grazie all’Associazione I.RE.D. Africa, un'organizzazione congolese con cui Nelly Bonati ha un profondo e duraturo legame di collaborazione.

La scuola sorge in una comunità rurale caratterizzata da scarsità di servizi, ma si distingue per un modello di autosostentamento agricolo che le permette di coprire materiali, stipendi, manutenzione e la gestione di una piccola mensa. Tre pozzi e un impianto fotovoltaico garantiscono l’approvvigionamento idrico ed energetico non solo alla scuola, ma anche alle famiglie e alle attività agricole del villaggio, dimostrando come un approccio partecipativo possa favorire uno sviluppo sostenibile e una comunità resiliente. Ogni anno, inoltre, la scuola ospita il “Festival del Diritto e della Protezione del Bambino Rurale”.

L'iniziativa affonda le radici nel percorso culturale e professionale di Nelly Bonati, un architetto da sempre attratto da temi oggi centrali ma allora poco esplorati: la sostenibilità ambientale nei processi di progettazione e produzione, l’impiego di materiali naturali, biocompatibili e totalmente riciclabili e la riscoperta delle tecniche costruttive tradizionali e vernacolari.

In particolare, l’uso della terra cruda in architettura è divenuto per lei oggetto di uno studio approfondito, che l’ha portata a instaurare un legame scientifico e spirituale con quei territori del mondo in cui tali tecnologie sono tuttora vive. Da questa ricerca è nata la sua profonda connessione con diverse aree dell'Africa settentrionale e centrale, dove ha tenuto seminari, coordinato corsi e avviato progetti di cooperazione e iniziative di sostegno sociale.

La curiosità instancabile e l’amore per la sperimentazione spingono Nelly Bonati a estendere la sua attività dal progetto architettonico al design e alle arti applicate, fondendo artigianato artistico e riuso creativo in una produzione di pezzi unici o piccole serie. Le sue mani non riescono a stare ferme, agitate dal bisogno di produrre direttamente, cercando bellezza ed emozione nel rapporto forma-materia-colore.

L'architetto utilizza materiali e tecniche differenti – scagliola, terra cruda, materiali poveri "rubati" all’edilizia, e oggetti recuperati e riportati a nuova vita (legno, carta, vetro, tessuti correnti e perfino plastiche "archeologiche" restituite da mari e fiumi) – trasformandoli attraverso un accurato processo di ri-progettazione e lavorazione artigianale in oggetti e decorazioni polifunzionali per la vita quotidiana. Le creazioni, quasi sempre, scelgono e reinterpretano materiali preservandone l'appartenenza ai luoghi e la sapienza materica consolidata nella storia.

Tra le serie di oggetti in esposizione si trovano:

• crudoSIstema: contenitori recuperati, rimodellati attraverso rivestimenti sinuosi realizzati con un mix di terra cruda e gesso.

• Col_lane: calde lane da collo e decorazioni geometriche per abito e corpo.

• Masaicolbasco: collari d'ispirazione africana realizzati a partire da un basco in pura lana.

• PLAySTIC: sculture tessute da indossare realizzate con legno, alluminio, cuoio e plastiche upcycled rinvenuti sulle spiagge.

Le creazioni sono già visibili anche presso il laboratorio orafo “Patrizia Bonati Gioielli” di Cremona in corso Garibaldi n. 23.

L'evento del 14 dicembre rappresenta l'occasione ideale per conoscere queste creazioni e, allo stesso tempo, contribuire concretamente al futuro di centinaia di bambini.