L'ANALISI
Fino al 28 gennaio 2018 - Cripta di San Sepolcro - Milano
06 Novembre 2017 - 04:00
Meraviglia, paura, luce e ombra, vita e morte… Questa è una visita forte, quasi disturbante, che tocca davvero nel profondo lo stato d’animo. E’ così che si potranno ammirare le opere di Bill Viola, per la prima volta alla Cripta di San Sepolcro, di notte attraverso una visita emozionale che trasporterà in una dimensione parallela, quella delle opere graffianti e shockanti di uno degli artisti di Videoarte più importanti al mondo.
Bill Viola torna a Milano con una straordinaria mostra alla Cripta di San Sepolcro, visitabile sino al 28 gennaio 2018, in uno dei luoghi più suggestivi della città, tre installazioni del grande artista americano metteranno in dialogo un sito carico di spiritualità con temi quali l’eternità, la vita, la morte, la dimensione umana.
Avanzando nel buio della Cripta, complici la notte, i suoni e altre suggestioni polisensoriali a sorpresa, lo spettatore diventerà il vero protagonista, metterà sempre più in gioco le proprie sensazioni sia nel corpo che nell’anima, e si rispecchierà nei video dell’artista. Ad accompagnare in notturna i visitatori negli ambienti oscuri della Cripta la voce sussurrante di una guida, quasi come fosse fuori campo.
Le opere in mostra
Il percorso espositivo allestito nella Cripta del Santo Sepolcro – riaperta dopo 50 anni e diventata immediatamente tra le principali mete culturali a Milano, con oltre 40.000 visitatori – si apre con The Quintet of the Silent (2000) in cui un gruppo di cinque persone, su uno sfondo neutro, sono attraversati da un’ondata di emozioni intense che minaccia di sopraffarli. Partendo dalla loro iniziale espressione indifferente, la sequenza osserva come il turbamento si accresce in ognuno di essi, fino a raggiungere un livello estremo, per poi nuovamente placarsi. Il video, la cui lentezza permette al visitatore di cogliere appieno il mutamento dell’espressione del volto e del corpo, è caratterizzato da un chiaroscuro di stampo caravaggesco.
Il secondo lavoro, The Return (2007), appartenente alla serie Trasfigurazioni, che riflette sul passare del tempo e del processo attraverso il quale l’essere interiore di una persona viene trasformato. La protagonista della scena è una donna che, da uno spazio scuro, si avvicina lentamente a un limite invisibile. Il suo passaggio attraverso la soglia tra la vita e la morte è violenta e si muove con riluttanza alla luce, quasi si trovasse forzata a un risveglio molto doloroso.
Il percorso nella cripta si chiude idealmente con Earth Martyr (2014) una delle quattro opere che costituiscono l’installazione permanente Martyrs, dedicata ai quattro elementi naturali (aria, acqua, terra, fuoco) inaugurata alla Cattedrale di San Paolo a Londra nel maggio del 2014. Il video presenta un individuo sepolto in un cono di terra che inizia a salire e a liberare il corpo, inizialmente prostrato dal peso della terra.
Per info e prenotazioni: 02.36565694 - www.neiade.com
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