SOS ACQUA
CREMONA. L'ECONOMIA
10 Aprile 2021 - 15:27
CREMONA (10 aprile 2021) - «Lavoratrici e lavoratori agricoli, quelli che prestano la loro attività negli agriturismi e nel settore del florovivaismo, i settori più duramente colpiti dalla pandemia, rivendicano per il 2020 il riconoscimento delle stesse giornate di disoccupazione agricola dell’anno 2019. Molti infatti, a causa dell’emergenza sanitaria, non hanno potuto raggiungere il numero di giornate minime di lavoro necessarie per poter avere accesso agli ammortizzatori sociali». È questa la prima delle rivendicazioni del presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil davanti alla Prefettura di Cremona «per dare voce alle lavoratrici e ai lavoratori stagionali dell’agricoltura esclusi per l’ennesima volta da qualsiasi forma di ristoro, anche dall’ultimo Decreto Sostegni». I sindacati chiedono inoltre «l’estensione anche agli stagionali dell’agricoltura del bonus e la sua compatibilità con il reddito di emergenza e l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi agricoli».
Il presidio si è tenuto a Cremona, come in tutte le città italiane, stamattina a partire dalle 10 davanti alla Prefettura in corso Vittorio Emanuele II. Spiegano i segretari dei sindacati di categoria Fabio Singh di Flai Cgil Cremona, Paola Marazzi di Fai Cisl Asse del Po e Mino Grossi segretario provinciale di Uila Cremona Brescia: «Ancora una volta i decreti del governo hanno dimenticato i lavoratori stagionali dell’agricoltura, florovivaismo e degli agriturismi, che nei mesi tragici della pandemia, anche a Cremona, hanno contribuito a garantire il cibo sugli scaffali dei supermercati e grande distribuzione».
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