L'ANALISI
19 Dicembre 2025 - 14:15
Davide Nicola
CREMONA - La Cremonese ha preparato meticolosamente la sfida contro la Lazio che aprirà la prossima giornata di Serie A sabato all’Olimpico. Il tecnico Davide Nicola traccia subito le coordinate necessarie per spiegare che affrontare la squadra allenata da Maurizio Sarri non sarà assolutamente agevole.
«Ho detto spesso - esordisce Nicola - che il nostro obiettivo è prima di tutto mantenere la categoria cercando di rendere la vita difficile a tutti se possibile. Lavoriamo per quello. La Lazio ha una rosa che può tranquillamente lottare per le prime posizioni della classifica e arriva da momento estremamente positivo a livello di risultati. Sarri è un tecnico esperto che dà una impronta precisa alle sue squadre e un ordine tattico interessante. La Lazio gioca legata agli spazi con linee difensive abili, tanto è vero che è la seconda squadra meno perforata del campionato. Sarri ha ripreso in mano un lavoro che aveva già iniziato e lo sta portando avanti bene. Credo sia una delle squadre più difficili da affrontare in questo momento».
La Cremonese quindi cercherà «di attaccare in un modo e di difendere in un altro, ci sono spazi da occupare e da attaccare ma con molta calma, per trovare le condizioni giuste per creare l’azione. Serviranno tempi e giocate giuste, quindi grande attenzione nell’applicarsi».
Restando sul discorso della Lazio difficile da perforare, il portiere Provedel è in testa alla classifica come clean sheet.
«L’unico vero rischio - ribatte Nicola - è fare le cose con poca convinzione. Non sempre riusciamo a fare le cose bene ma stiamo lavorando per crescere. La Lazio è una squadra ostica perché occupa bene gli spazi, ha un blocco unico per cui il nostro palleggio dovrà essere di qualità. Abbiamo lavorato proprio per questo, perché occorre avere voglia di stupire e affrontare una delle migliori difese alza il livello della sfida e degli stimoli».
Lazio e Napoli sono le ultime due sfide del 2025 per la Cremonese che proverà a chiudere l’anno solare portando via altri punti.
«Credo che non ci siano alternative, noi siamo molto realisti ma allo stesso tempo sogniamo ogni giorno. Ho letto che la Cremonese non vince a Roma contro la Lazio dal 1982 e sogno di poter ripetere un colpo simile, fa parte del sogno. Io non posso controllare il risultato, ma ci siamo messi a lavorare bene sulla Lazio portando il nostro spirito e la voglia di miglioramento. A piccoli passi vogliamo andare avanti per raggiungere con costanza il nostro obiettivo. Il bello sta nel capire che se perdi il passo conta solo rimanere sul pezzo perché si cresce anche nelle sfide che non portano risultato».
Contro il Torino si è visto un confronto tra due squadre che adottano lo stesso modulo; contro la Lazio invece come si può ovviare ad un’altra situazione tattica?
«Ci saranno sempre gare in cui gli avversari possono essere più lucidi nel giocare la palla e altre in cui ci sarà più confusione. A Torino secondo me si è vista una bella prova per come siamo stati in campo, ma siamo stati poco precisi nel gestire la palla. Le gare non nascono tutte allo stesso modo. Noi dobbiamo essere abili nel migliorare la preparazione dell’azione e la lucidità nel finalizzarla. Questo fa la differenza: avere un tempo di gioco in più che guadagni quando gestisci meglio la palla. Ci si arriva solo con il lavoro quotidiano».
A Torino qualcuno ha dato segnali di affaticamento?
«I giocatori sono monitorati costantemente, sappiamo bene se uno ha speso più del dovuto. A Torino qualche errore è stato commesso e questo magari fa sembrare scarico qualche interprete ma non è così. Fermo restando che mi piace variare i giocatori in campo e pescare dalla panchina».
La giornata di campionato sarà dimezzata per la concomitanza della Supercoppa: come può incidere sul campionato?
«Abbiamo poca scelta, sono cose che non controlliamo perché ci sono regole fin dall’inizio della stagione e ogni commento potrebbe essere travisato. Noi vogliamo giocare la nostra gara, il resto lo lasciamo a chi vuole commentare».
Bianchetti ha superato la micro frattura al naso?
«No e non ci sarà perché per tutta la settimana è trascorsa a curare il problema al naso che non è grave ma che ha richiesto cure che lo hanno tenuto fermo. Quindi meglio lasciarlo fermo per non peggiorare la situazione, ma lunedì sarà con noi per lavorare in vista del Napoli».
Fra poco riaprirà anche il mercato: un elemento di disturbo?
«Anche questa è un’altra regola scritta. Vedo i ragazzi mentalizzati sul lavoro, la cosa verrà affrontata a tempo debito».
Zerbin potrebbe essere mezzala al posto di Payero?
«Per me Zerbin è un titolare a tutti gli effetti, al di là del ruolo. Il centrocampo finora si è rivelato il reparto che ha subito più assenze degli altri e nel quale abbiamo ruotato meno, ma chi ha giocato di più ha fatto bene. Zerbin dopo l’infortunio alla caviglia ha avuto altri problemini ma ha fatto bene nelle ultime due gare in quella posizione del campo può fare bene».
Moumbagna avrà più minuti?
«Sta crescendo e sta avendo continuità, per noi è importante. Con lui bisogna stare attenti perché è molto potente e va allenato con cognizione di causa. Avrà più minutaggio per dimostrare le sue qualità e non manca molto».
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