L'ANALISI
07 Dicembre 2025 - 22:35
CANNETO SULL'OGLIO - La sfida tra Cannetese e Castelverde (Seconda categoria girone H) è stata sospesa al 75' dopo un parapiglia scoppiato tra le due panchine. La causa che ha scatenato la tensione, durante una gara comunque con il risultato aperto, sarebbe stato un insulto di troppo. La società virgiliana sul proprio profilo social «condanna con fermezza l'ennesimo grave episodio razzismo verificatosi quest'oggi, che ha portato alla sospensione anticipata della partita. Di fronte a quanto accaduto, la squadra era pronta a lasciare il campo per tutelare i propri tesserati e per rispetto dei valori che rappresentiamo. Comportamenti di questo tipo non appartengono al nostro sport. Ribadiamo il nostro impegno a collaborare con le autorità competenti affinché simili episodi vengano perseguiti con la massima severità». Anche il Castelverde si affida ai social e «condanna fermamente gli attacchi verbali subiti dai propri tesserati nella giornata odierna che danneggiano il nostro impegno e i valori che rappresentiamo. La società difende fermamente i propri tesserati da interpretazioni affrettate e prive di fondamento e continuerà a lavorare quotidianamente per promuovere un ambiente rispettoso e accessibile a tutti».
L'arbitro Regato è intervenuto immediatamente e ha estratto il cartellino rosso nei confronti di Okosun, giocatore della Cannetese, ma il provvedimento non è bastato a calmare gli animi e ad abbassare i toni. A quel punto il fischietto cremonese, ritenendo che non ci fossero le condizioni ideali per proseguire il match, ha deciso per la sospensione dello stesso. Ora la gara diventerà materia per il giudice sportivo che adotterà i necessari provvedimenti dopo aver visionato il rapporto arbitrale. Al momento della sospensione la Cannetese era in vantaggio 3-2.
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