L'ANALISI
22 Ottobre 2025 - 08:50
La gioia della Vanoli e della JuVI
CREMONA - La partita perfetta, quella che ogni tot di anni vede i pianeti perfettamente allineati tra loro. Con una prestazione da grandi numeri, la Vanoli ha sbancato nel monday night nientedimeno che lo storico PalaDozza di piazza Azzarita, attuale casa della Olidata Virtus Bologna campione d’Italia in carica. Cuore, determinazione, unità di intenti, sfrontatezza, cattiveria agonistica: sono gli ingredienti che hanno permesso ai ragazzi di Aldo Vanoli non solo di vincere, ma addirittura stravincere (durante il match si è toccato anche un clamoroso +30) contro una delle corazzate della pallacanestro europea.
Onestà intellettuale impone di non dimenticare che la Virtus è arrivata alla sfida con i biancoblù cremonesi al termine di un tour de force di quattro gare in otto giorni, iniziato con la vittoria della domenica precedente a Udine al fotofinish dopo un supplementare e proseguito con il doppio turno vittorioso di mercoledì e venerdì in Eurolega con Monaco e in Francia con il Lyon-Villerbanne. Naturale che anche i più forti si possano affaticare dovendo rispettare questi ritmi intensi, e dunque può capitare che la stanchezza mentale faccia brutti scherzi come nel clamoroso parziale di 31-1 a cavallo tra secondo e terzo quarto a favore della Gigi Brotto’s band.
Questo non deve in alcun modo, però, scalfire la valenza dell’impresa cui si è resa protagonista la Vanoli, capace di mandare a referto sei giocatori in doppia cifra – Al Durham 17; Payton Willis 14; Ousmane Ndiaye, Tajion Jones, Giovanni Veronesi 11; Davide Casarin 10 – e con Sasha Grant che si è fermato a quota 9. E notevoli sono state le percentuali di realizzazione con 18 su 33 da due (54,5%) e 13 su 24 da tre punti (54,2%), a testimoniare quanto capitan Christian Burns e compagni fossero concentrati e motivati al punto giusto, per nulla intimoriti dal blasone e dalla forza delle Vnere.
Un’impresa cercata e meritata quella compiuta dalla Vanoli, capace di resistere al tentativo iniziale della Virtus di spaccare il match e poi al rush finale dei giocatori di Dusko Ivanovic, nel tentativo di riaprire la gara grazie alla spinta dell’ex di turno Nicola Akele e dell’immenso Carsen Edwards. A questo punto sono emerse in tutta la loro potenza le qualità tecniche di uno straordinario Aljami Durham (capito perché la Vanoli lo inseguiva da qualche anno?), autore delle due triple decisive che hanno di fatto chiuso i giochi.
Una menzione particolare merita Ousmane Ndiaye, il 21enne senegalese che a Bologna non solo ha segnato 11 punti con l’80% da due e 1 su 3 nelle triple, ma ha anche catturato 9 rimbalzi, recuperato 2 palloni e servito 2 assist ai compagni. Che si tratti di un ragazzo dal potenziale immenso lo si sapeva, ma la Vanoli – il gm Andrea Conti e coach Brotto – ha fortemente voluto puntare su di lui e non è difficile prevedere per lui una carriera ad altissimo livello.
Della fantastica serata di Bologna rimane la conferma che la Vanoli 2025 è una squadra unita, composta da stranieri di valore e italiani dal fuoco vivo dentro come Casarin, Veronesi e Grant, consapevoli di avere a disposizione a Cremona tutto il necessario per portare a termine una stagione importante.
Un’ultima cosa: non sparate addosso a Ike Anigbogu, un bravissimo ragazzo che sta – come lui stesso sostiene – facendo conoscenza con questo nuovo mondo, totalmente diverso dalla G League in cui ha militato. Dategli tempo, anche lui darà un contributo importante alla causa.
Ora, dopo il blitz di Bologna, urge tenere i piedi ben saldi a terra: domenica al PalaRadi (ore 20) arriva Treviso e bisogna farsi trovare altrettanto concentrati e determinati.
FERRARONI JUVI SPETTACOLARE, TERZA VITTORIA IN SEI GIORNATE
La grande bellezza. In una giornata tristissima per la pallacanestro e lo sport in generale, visto quanto di terribile è accaduto dopo la gara di campionato tra Rieti e Pistoia, rimane inevitabilmente negli occhi di chi era presente al PalaRadi l’incanto e la consistenza del gioco espresso dalla Ferraroni JuVi nel match contro la Flats Service Fortitudo Bologna, arrivata a Cremona – dato che va tenuto in considerazione – incompleta.
Rimane comunque, quella di coach Attilio Caja, una formazione di alto lignaggio del campionato di Serie A2, costruita con l’obiettivo di percorrere una stagione di vertice e poi vedere cosa succede. Al cospetto di un’avversaria di questo livello, forte tecnicamente ed esperta, i ragazzi del tecnico Luca Bechi hanno confezionato (almeno nella prima parte di gara, specialmente nel secondo quarto dal parziale di 20-7 a favore dei padroni di casa) una prestazione pazzesca, con una difesa-saracinesca che ha limitato al massimo delle possibilità le bocche da fuoco fortitudine, mentre contemporaneamente in attacco si è trovata la via del canestro con grande facilità e precisione.
Gli innesti negli ultimi giorni (e con pochi allenamenti disputati insieme ai nuovi compagni) del play Ruben Zugno – chiamato a causa del lungo e sfortunato infortunio alla mano capitato a Tommaso Vecchiola – in affiancamento al titolare Billy Garrett e del centro Matias Bortolin sotto canestro, hanno avuto un effetto devastante (in positivo), elevando ulteriormente il valore tecnico della squadra cara alla famiglia Ferraroni.
Soprattutto nel reparto sotto i tabelloni, dove l’inserimento dell’italo-argentino ha aumentato i centimetri a disposizione e tolto pressione a Vittorio Bartoli, Edoardo Del Cadia e Simone Barbante (contro la Fortitudo 21 rimbalzi complessivi conquistati dai lunghi juvini). Zugno è un giocatore che lavora soprattutto per la squadra, molto preciso nell’impostazione del gioco (3 assist e 1 palla recuperata) ed anche buon difensore, mentre Bortolin (8 rimbalzi, 6 punti e 2 assist) ha rinvigorito il reparto dei corazzieri cremonesi, che contro la Fortitudo (priva di Mazzola) ha dominato sotto le plance.
Tanto bella la Ferraroni JuVi nei primi 23 minuti di gioco (massimo vantaggio sul 47-26), quanto incredibilmente impacciata e incomprensibile (anche nella gestione tecnica dei giocatori in panchina) nei successivi 14 minuti dove, novella Dr. Jekyll e Mr. Hyde, è incappata in un pericoloso black out che ha permesso alla compagine ospite di riportarsi sotto nel punteggio sino al -5 (54-59), grazie a un parziale di 12-28.
Fortunatamente, negli ultimi tre giri di orologio prima della sirena conclusiva, i giocatori gigliati – in particolare Bortolin, il capitano Alessandro Panni e Travis McConico – hanno ritrovato la concretezza dimostrata nella prima fase di match, disinnescato la veemente rimonta ospite e condotto meritatamente in porto la nave.
Il che significa aver centrato una importantissima terza vittoria nelle prime sei giornate di campionato, essenziale anche in considerazione dell’equilibrio che regna sovrano tra le venti partecipanti alla Serie A2, nessuna a punteggio pieno e con Ruvo di Puglia che, espugnando a sorpresa il campo di Cividale, si è tolta dallo zero in graduatoria.
Ora la Ferraroni JuVi, dopo due preziosi successi consecutivi, può prepararsi con ulteriore convinzione dei propri mezzi e con maggiore tranquillità alla prossima giornata di campionato, quando sarà di scena sul parquet della Estra Pistoia (domenica 26 ottobre, alle ore 18, presso il PalaCarrara), retrocessa in Serie A2 al termine dello scorso torneo di Serie A, ma con l’intenzione di tornare al più presto nella categoria maggiore.
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