L'ANALISI
21 Agosto 2014 - 10:32
 
									Caro direttore,
ti racconto l’ultima (ma non lo sarà di certo) delle Poste Italiane di  Cremona. Un mio carissimo amico mi ha inviato una raccomandata  dall’ufficio postale di Castelvetro Piacentino contenente un annullo  filatelico speciale dedicato a Giuseppe Verdi. La raccomandata (per 4  euro e 25 centesimi di spesa) è partita da Castelvetro il 7 agosto ed è  arrivata alle Poste di Cremona il giorno dopo, l’8 agosto (ne fanno fede  i timbri postali). Ebbene: questa raccomandata mi è stata recapitata il  19 agosto alle ore 15,30, undici giorni dopo la sua spedizione (fa fede  la firma all’atto del ricevimento). Se fossi andato a piedi all’ufficio  postale di Castelvetro ci avrei messo sicuramente di meno. E’ uno dei  tanti disservizi di questo mese di agosto. Io e chi come me abita sul  Viale Po dal 5 agosto sino ad oggi non ha ricevuto alcuna lettera (io  scambio francobolli, la media giornaliera di solito è di 6-7) e il  nostro quotidiano è arrivato due giorni sì e tre no. Il 19 agosto, non è  arrivato, così come era successo il giorno prima del Ferragosto. Il  postino che mi ha consegnato la raccomandata alla richiesta di dove  fosse finito il giornale ha risposto: «A me hanno dato solo questa  lettera». Sicuramente il giorno dopo me ne arriveranno due, con perfetta  tempestività sulla freschezza delle notizie. Allora mi chiedo come sia  possibile che Poste Italiane abbia aumentato il suo budget milionario  nell’affare Alitalia e non usi questi soldi per far funzionare meglio i  propri servizi. Una azienda privata non deve scaglionare le ferie dei  suoi dipendenti per far fronte alle esigenze dell’utenza? Sia chiaro,  questa non è una critica ai postini (che fanno il loro dovere) ma a chi  li amministra e li gestisce. Scrivere e spedire una lettera, così come  riceverla, anche in tempo di sms, e-mail e altro, è ancora un piacere.  Perché Poste italiane vuole negarcelo?
Giorgio Barbieri
(Cremona)
Egregio signor direttore,
buon  giorno. Ho letto l’articolo in cui si denuncia il mancato recapito  della posta da quindici giorni a Pieve san Giacomo causa le ferie dei  postini. Abito a Pandino e probabilmente i nostri postini sono in ferie  permanenti perchè normalmente da noi la posta viene consegnata una volta  ogni tre-quattro settimane. Sono abbonato ad un settimanale e sono  cinque settimane che non lo ricevo. Almeno ci consegnassero la posta  ogni quindici giorni.
Daniele Scotti
(Pandino)
I  casi di  disservizio purtroppo sono ormai all’ordine del giorno.  Continueremo a dare voce alle proteste dei cittadini nella speranza di  contribuire così a un cambio di rotta.
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