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PANDINO

Furti di rame nei cimiteri del Cremasco, due arresti

I militari sono risaliti ai presunti responsabili grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso un'auto i cui spostamenti erano compatibili con i colpi ai camposanti del cremasco

La Provincia Redazione

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16 Dicembre 2025 - 12:24

I carabinieri davanti al cimitero comunale

PANDINO - I carabinieri di Pandino hanno denunciato all’Autorità giudiziaria due uomini, un 44enne già noto alle forze dell'ordine e un 49enne, ritenuti responsabili, in concorso, di almeno cinque episodi di furto, consumati e tentati, ai danni di cimiteri nel territorio cremasco.

Le indagini sono scattate dopo una serie di denunce presentate tra aprile e giugno scorsi da cittadini che avevano segnalato il furto di statue e croci in bronzo, nonché di vasi in rame, collocati sulle tombe dei loro cari. A settembre sono arrivate ulteriori segnalazioni per analoghi episodi, registrati nei camposanti di Palazzo Pignano e Monte Cremasco.

I militari hanno acquisito e analizzato le immagini dei sistemi di videosorveglianza comunale dei due centri, che hanno immortalato due individui mentre sottraevano arredi funerari in metallo e li caricavano su un’autovettura; dalle riprese è stato possibile leggere la targa del mezzo. Risaliti al proprietario — uno dei due uomini poi denunciati — gli investigatori hanno ricostruito gli spostamenti dell’auto nell’area cremasca e, confrontando gli orari dei transiti con quelli dei furti e dei tentativi di furto, hanno rilevato coincidenze temporali in almeno cinque episodi avvenuti a Palazzo Pignano e Monte Cremasco.

Successivamente, la comparazione del volto del proprietario del veicolo con le immagini estratte dalle telecamere ha confermato la corrispondenza con uno dei soggetti ripresi durante i colpi. L’analisi delle sue frequentazioni ha poi consentito di identificare un secondo uomo, il cui viso coincideva con quello dell’altro individuo immortalato dai sistemi di sorveglianza. Concluse le verifiche, i due indagati sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria perché ritenuti responsabili dei furti e dei tentati furti commessi nei cimiteri di Palazzo Pignano e Monte Cremasco.

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